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Bevilacqua, scuola a rischio: «Siamo pronti a difenderla»

Beatrice Barberini
Bevilacqua, scuola a rischio: «Siamo pronti a difenderla»

Genitori e insegnanti mobilitati: «Salviamo questo piccolo gioiello». I bambini iscritti alla prima classe al momento sono troppo pochi

06 maggio 2024
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Bevilacqua La scuola primaria di Bevilacqua rischia di perdere la classe prima. La consulta civica, insieme a genitori ed insegnanti, si mobilita per scongiurare quello che potrebbe essere il primo passo verso la chiusura. E sempre la consulta si riunirà proprio per discutere di questo con il Comune, domani alle 20.45 nella sala riunioni del campo sportivo. È la presidente Silvia Balboni a ripercorrere le tappe della vicenda: «Veniamo a conoscenza dell’ipotesi di chiusura il 3 aprile scorso, quando una delle mamme, tra l’altro consultrice, riferisce di aver ricevuto comunicazione da parte del dirigente scolastico Valentini con convocazione a una riunione alla scuola di Renazzo. In quell’occasione, viene precisato che i genitori - che a gennaio avevano iscritto i propri figli alla primaria di Bevilacqua - avrebbero potuto visitare gli spazi della scuola di Renazzo. Comunicazione che ha subito destato preoccupazione. È da lì che è partita la nostra mobilitazione». Il 18 aprile poi, si tiene la riunione con i genitori: «In quell’occasione Valentini comunica che a settembre la classe prima non verrà fatta in quanto mancano i numeri. Sono infatti solo 9 i bambini iscritti alla prima del prossimo anno scolastico. Non sufficienti per costituire la classe. I genitori ovviamente ci sono rimasti malissimo». Immediato il confronto tra consultori, genitori e scuola: "Con grande amarezza abbiamo saputo che le insegnanti non erano nemmeno state informate della questione. Ignorandole completamente, Valentini non ha neppure avuto l’accortezza di riferire loro quanto stava accadendo. Tant’è che, per la rabbia, la rappresentante delle insegnanti di Bevilacqua ha deciso di dimettersi dal consiglio d’istituto». La reazione dei genitori non si è poi fatta attendere: «Sottoscritta da tutti - prosegue la presidente della civica Balboni - è stata inviata una lettera al sindaco Accorsi e per conoscenza al dirigente scolastico Valentini, con la quale si chiedeva al primo cittadino, non solo un incontro, ma anche di mobilitarsi in difesa della scuola di Bevilacqua. L’incontro tra sindaco e genitori si è tenuto a fine aprile, con tanto di impegno da parte di Accorsi di salvare la classe. Un impegno che tuttavia, non ha portato ad alcun risultato. Anzi. Nei giorni scorsi, e quindi un mese dopo aver chiesto il suo intervento, è arrivata una sua mail in cui confermava che la classe prima il prossimo anno scolastico a Bevilacqua non ci sarà, ma con l’impegno a riattivarla il prossimo anno. Ma come? Eppure l’ex sindaco di Cento Toselli nel maggio 2021, assieme alla reggente Anna Tassinari - subentrata a Valentini alla direzione dell’Ic4 - riuscì a salvare le classi prime nei plessi di Reno Centese, Casumaro e XII Morelli. Ma anche il sindaco di Ferrara Alan Fabbri ha portato a casa il risultato: ad aprile è riuscito a salvare la classe prima a Gaibanella». Davvero grande l’amarezza: «La nostra scuola è un piccolo gioiello. Con una didattica di qualità, attenta e vicina ai nostri bimbi, è un valore aggiunto per il nostro territorio». L’incontro di domani sarà inoltre occasione per chiedere aggiornamenti sull’ipotesi di ridimensionamento degli istituti comprensivi del Centese: «Se la riorganizzazione dei comprensivi dovesse andare in porto, rischiamo davvero di perdere la nostra scuola di Bevilacqua. Un’ipotesi che vogliamo scongiurare. Nel frattempo abbiamo trovato altre tre famiglie pronte ad iscrivere i propri figli alla prima di Bevilacqua. Le stesse insegnanti hanno predisposto progetti a classi aperte, trasversali tra più classi, per far lavorare classi prime e seconde insieme, proprio per sostenere l’inclusione e il supporto di bambini stranieri e fragili». Dalla riunione di domani, alla quale sono stati convocati tra gli altri il sindaco Accorsi e il dirigente comunale del settore scuola, chiude la Balboni, «ci attendiamo un effettivo impegno a garanzia del fatto che la prima si farà. Tutto il paese è pronto a difendere la sua scuola».