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Alberone in mezzo al mare

Davide Bonesi
Alberone in mezzo al mare

Si intitolano così il libro e la serata nello stand della sagra dedicate alla storia del paese. L’autore: «Ci pensavamo agricoltori, invece siamo pescatori. Qui nati tanti personaggi»

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Alberone Venerdì sera nella struttura coperta della società Alberonese è in programma una cena dedicata alla storia locale. A partire dalle 20 i piatti proposti dallo staff della Sagra del cotechino saranno alternati al racconto di Alberone nel corso dei secoli, grazie al materiale raccolto da Stefano Borgatti, scrittore locale che ha deciso di cimentarsi in questa avventura. Il titolo della serata è "Alberone in mezzo al mare", così come si chiama anche il volumetto realizzato da Borgatti, che sarà distribuito nel corso della cena (con posti già esauriti). Saranno tre i momenti, nei quali si potranno vedere 120 diapositive con piantine del paese e le pagine storiche su Alberone, mentre la prima foto è del 1870 e si riferisce al bisnonno di Borgatti, garibaldino. Poi, spazio al racconto dell’autore e fra le curiosità un alberonese che morì nell’assedio di Porta Pia.

La storia

«Alberone era in mezzo al mare, come lo era non solo il nostro paese ma anche la città di Ferrara. E parto da quell’immagine, per dire che ci credevamo agricoltori invece siamo pescatori... Sì, la nostra è una storia d’acqua, si viveva sulle palafitte come i terramaricoli. Ho trovato nel 1500 i primi cenni storici scritti di Alberone, si parlava del miracolo dell’apparizione di una bambina. Ma in generale ho trovato veramente molti elementi. E poi tutti sappiamo che il termine "Ragoseo" deriva da un tale di Ragusa, l’usuraio Michele Bergando, citato anche da Bacchelli nel Mulino del Po. Ebbene, ho trovato che un alberonese evase del carcere e partecipò attivamente all’omicidio di Bergando, ma poi per salvare il fratello in una terra di briganti, fu il primo pentito (forse) della storia perché raccontò l’omicidio e si scoprì che la mandante era la cognata di Ragoseo...».

La ricerca

Borgatti si è attivato tempo fa e ha raccolto informazioni tra l’archivio storico di Cento e le biblioteche in provincia, compresa l’Ariostea di Ferrara. E così quella di venerdì sarà una serata da commozione, un po’ come fu quella di un anno fa, quando nello stand della sagra oltre 140 persone hanno mescolato storia e attualità, tra vecchie avventure e glorie recenti per celebrare le attività sportive del paese e i 70 anni di attività della società, che nell’occasione festeggiava anche la promozione della squadra di calcio in Seconda categoria (purtroppo durata una sola stagione). Dallo sport si passa alla storia del paese, grazie al lavoro di Borgatti, che in attesa di capire come procedere con la realizzazione del terzo romanzo (dei primi due ne parliamo qui sotto), in accordo con la dirigenza della società Cs Alberonese potrebbe anche far diventare questa serata amarcord un appuntamento fisso, dedicato alla storia del locale, magari suddividendole per argomenti. «Beh, certo non è un impegno da poco, ma di certo il materiale non manca, perché si potrebbe parlare a lungo dei tanti personaggi che sono nati qui, compresi artisti e componenti di gruppi musicali per arrivare a epoche più recenti», dice l’autore. Insomma, l’impegno di ricerca e assemblaggio del materiale raccolto tocca allo scrittore, Borgatti, al resto pensano gli alberonesi che pure a questa seconda cena di ricordi hanno risposto con entusiasmo, esaurendo i posti disponibili nello stand della sagra in pochissimo tempo.