Baura, danni dopo i lavori: la rabbia dei cittadini
Crepe sui muri e buche nell’asfalto dopo il lungo cantiere
Baura I lavori erano richiesti, attesi e anche sollecitati. E sono anche finiti dopo lunghi cantieri. Ma a Baura la rabbia rimane e se prima era per il paese a lungo “ostaggio” dell’intervento, stavolta si fa la conta dei danni dopo la riapertura dell’intera piazza. Alla fine del mese di febbraio La Nuova Ferrara aveva documentato i disagi con i residenti che avevano manifestato malumore, dicendo avrebbero preferito che venisse organizzato un incontro pubblico per informare la cittadinanza e lasciarle il tempo di assimilare l’impatto dei cantieri sul traffico e sulla loro quotidianità, «anziché avviare i cantieri tutti insieme, in corsa contro il tempo, per risolvere problemi che sono noti da anni». In particolare, era stato chiuso (frontisti esclusi) il tratto di via Pontegradella compreso tra via Ferriani e via D’Azeglio per un intervento di ripristino delle sponde del canale Naviglio interessate da importanti frane. Per lo stesso motivo nello stesso tratto era stato istituito il senso unico. Anche quello del quartiere Scornia era caso noto da tempo dopo il cedimento strutturale del condotto sotterraneo alla piazza di quasi quattro anni fa. Il parcheggio è stato accessibile solo ai residenti, ma probabilmente la comunicazione non è stata del tutto efficiente se, come racconta uno dei residenti «c’è chi addirittura si è visto chiudere la propria auto dentro la recinzione del cantiere stradale e poi, armato di tenaglie, l’ha recuperata furtivamente nella notte, come un ladro, per evitare la rimozione forzata».
Come si diceva ora si fa la conta dei danni, come testimonia il post di Facebook della pagina “Baura e dintorni”. Le segnalazioni riguardano i danni arrecati al manto stradale, ma anche alle abitazioni private dopo il passaggio di grossi mezzi meccanici e camion in luoghi probabilmente non pronti ad accoglierli. Il risultato, documentato con foto, sono crepe sui muri e intonaci staccati dalle abitazioni di via Scornia. Ma sono evidenti anche gli sfondamenti del manto stradale, precisamente davanti al civico 11, 51 e 55 di via Scornia. C’è chi per segnalare una buca vi ha messo sopra una sedia di casa o una transenna lasciata alla fine dei lavori. Uno dei gestori della pagina social spiega di aver parlato con un ex dipendente del Consorzio di Bonifica, il quale ha spiegato di aver «lavorato con quelle gru, ma non in città. Non era il caso di utilizzare gru su cingoli. È chiaro che essendo lavori pubblici appaltati dal Comune di Ferrara non ci sono controlli della Polizia locale... fosse stato un privato sarebbero intervenuti anche solo per l’assenza della tabella di cantiere». Tutto questo con divieti di sosta apparsi all’improvviso sulle strade interessate e l’erba che ora sta crescendo in mezzo all’asfalto. Dopo circa tre anni di cantieri continui la rabbia è tanta.