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Ferrara, ecco la comunità energetica “Castello Green House”

Marco Nagliati
Ferrara, ecco la comunità energetica “Castello Green House”

Il progetto verde che mette insieme i produttori, i produttori-consumatori e i soli consumatori per l’energia “di prossimità”

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Ferrara Comunità energetica, piccola per definizione. Certo. Eppure con una forza erculea dentro di sé, sprigionando potenzialità che guardano al futuro. Sotto un sole calante ma ancora vibrante, ieri pomeriggio si è presentata alla città "Castello Green House": la Cer cittadina, ovvero Comunità energetica rinnovabile. Un percorso virtuoso che sposa la politica europea del green deal.

Progetto "verde" con svariate finalità, tutte di ottime prospettive: risparmio sui costi delle bollette (attutire il caro energia), svoltare di netto sull’autostrada della sostenibilità ambientale. "Castello" è una cooperativa di persone con abitazioni indivise e divise: 1.080 a libro soci, con 731 appartamenti (610 a Ferrara, gli altri tra Comacchio, Porto Garibaldi e il Copparese). Loredano Ferrari, presidente della cooperativa, prima di entrare nel vivo si concede più che una puntura politica nei confronti del sindaco Alan Fabbri: «Noi lavoriamo per far sì che si smetta di vessare le famiglie e le imprese, mentre l’attuale primo cittadino fa il direttore artistico che pensa alle luminarie».Poi va sull’argomento Cer: «È stata costituita il 30 aprile del 2024 da 42 soci consumatori di energia e da cooperativa di abitanti».

Nasce l’energia di prossimità: laddove si autoproduce e si autoconsuma. La Comunità energetica rinnovabile è un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, cooperative, enti religiosi, associazioni del terzo settore, enti pubblici e locali che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti appartenenti ai soggetti stessi.

Sostanzialmente con l’installazione su tetti e terrazze condominiali di pannelli fotovoltaici. «Tre le categorie di soci - spiega Massimo Buriani, che è il presidente di "Castello Green House" -: i produttori, i produttori-consumatori e i soli consumatori. Con questo progetto si interviene sull’incidenza delle spese energetiche e viene recuperata efficienza».

Nei fabbricati di "Castello" - in aggiunta - negli ultimi anni sono state sostituite obsolete caldaie a condensazione, nonché alzati cappotti protettivi. Plaude all’intera operazione Vincenzo Colla, assessore regionale allo sviluppo economico, lavoro e green economy: «Questa cosiddetta energia di prossimità è un investimento nel quale la Regione crede ciecamente. Non è solo molto conveniente: contribuisce a ridurre l’inquinamento. La costituzione della Cer a Ferrara è un fatto importante, questa città è stata una delle prime. E noi abbiamo pronti i bandi per fornire aiuti economici».Proprio per accompagnare il lato investimenti è nata la piattaforma "Respira": «Uno strumento unico realizzato da Legacoop per mettere in campo strumenti di supporto finanziari e tecnici», fa presente Chiara Franceschini ,direttrice del partner tecnico Innovacoop.