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Ferrara, lavori alla Casa Funeraria: «Sarà sobria ed elegante

Gioele Caccia
Ferrara, lavori alla Casa Funeraria: «Sarà sobria ed elegante

Amsef: «Intervento edilizio già in corso, pronta entro 14 mesi». Costerà 3 milioni di euro, camere ardenti e sale del commiato

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Ferrara Entro la fine dell’estate 2025, fra circa 14 mesi, Ferrara avrà una "Nuova Casa Funeraria". Un edificio ricavato nei pressi della sede Amsef (l’azienda di onoranze funebri totalmente controllata da Ferrara Tua Spa, multiservizi del Comune di Ferrara)all’interno dello stabile occupato in passato dal Centro per l’impiego, oggi in viale IV Novembre ma con la prospettiva di un trasloco in via Cassoli, vicino a piazza Castellina, dove oltre al Comune anche Amsef ha messo a disposizione un immobile a questo scopo. La nuova struttura fornisce un servizio facoltativo che, a Ferrara, si aggiunge a quello dell’Obitorio comunale (in via Fossato di Mortara), alla camera mortuaria di Cona e ai servizi offerti dalle aziende private di onoranze funebri, che - attraverso una convenzione - potranno utilizzare la "Casa funeraria". Il futuro contenitore ospiterà in spazi riservati i familiari dei defunti che richiederanno l’uso della struttura. Amsef ha ottenuto la concessione dell’immobile comunale per concretizzare un progetto che modificherà in buona parte l’esistente ma non prevede «consumo di suolo ulteriore, cementificazione e intervento sulle superfici impermeabili».

Ogni modifica edilizia avverrà all’interno del perimetro delimitato dai muri esterni del fabbricato, in un’area di circa 1200 metri quadrati sviluppata su due piani. «L’obiettivo è mettere a disposizione uno spazio accogliente per i cittadini, ma sobrio, elegante e funzionale», hanno spiegato il presidente di Ferrara Tua, Luca Cimarelli, l’amministratore unico di Amsef, Aldo Manfredini, e l’assessora Cristina Coletti. L’ingresso, ora coperto da un telo, è ampio e immetterà sulle scale che collegano il piano terra (in parte utilizzato da Amsef per propri servizi) al primo e al secondo piano. Al livello nobile saranno ricavate sei camere ardenti con un’anticamera (per complessivi 27 mq) «col fine di garantire una maggiore privacy e intimità», ha spiegato l’architetto Matteo Casari, autore del progetto. Sullo stesso piano sarà edificata una sala del commiato in grado di ospitare circa 50/60 persone (l’accesso sarà regolato da prenotazione). Sarà allestita anche una reception e, nei pressi, una piccola area di ristoro. Al secondo piano sarà presente una camera ardente in grado di soddisfare il requisito «della riservatezza più assoluta» (potrà ospitare una quindicina di persone). In un’altra ala, stesso piano, saranno realizzate le stanze destinate alla conservazione e vestizione delle salme.

L’investimento complessivo è stimato in circa 3.040.000 euro, per il 55% spesi per opere impiantistiche, per il restante 45% in opere di edilizia. «Il costo sarà sensibilmente più basso rispetto a quello preventivato per il progetto precedente e attualizzato. Praticamente dimezzato», ha precisato Aldo Manfredini. La fase preliminare dei lavori è già stata avviata, ha aggiunto Luca Cimarelli: «Ci sono stati ostacoli di varia natura che hanno necessitato di fasi di studio e di approfondimento molto complesse. Andiamo a colmare una necessità molto sentita, non gravando per nulla sulle casse dell’amministrazione comunale. Sarà un servizio utile alla cittadinanza, multiculto. A disposizione ci sarà anche un parcheggio interno». Le tariffe? «Saranno accessibili - ha annunciato Aldo Manfredini - per venire incontro alle esigenze di tutte le famiglie». L’assessora Cristina Coletti ha evidenziato «come si possano col dialogo e il "gioco di squadra" (è stata coinvolta anche la Soprintendenza) raggiungere obiettivi anche ambiziosi. Ad Amsef va dato il merito di aver sviluppato un progetto che prevede comunque un investimento "importante" in termini economici».