Vigarano, bimbo investito dal trattore: doppia consulenza tecnica per ricostruire la tragedia
La pm Barbara Cavallo ha disposto autopsia e cinematica. I genitori dei compagni del piccolo Alessandro hanno incontrato gli psicologi della scuola
Vigarano Mainarda La procura ha disposto ieri una doppia consulenza tecnica sulla tragedia di via Cento, dove il piccolo Alessandro Bruttomesso, 7 anni, è morto dopo essere stato schiacciato dal trattore guidato dal padre. La sostituta procuratrice Barbara Cavallo ha individuato gli esperti per l’effettuazione dell’autopsia e per l’analisi cinematica del fatto, come avviene negli incidenti stradali anche se in questo caso, essendosi verificato tutto all’interno di una corte privata, l’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo e non di omicidio stradale. L’unico indagato, iscritto come atto dovuto in modo che possa partecipare agli accertamenti irripetibili, è il padre del piccolo Alessandro, Federico Bruttomesso. Andare avanti anche in questo senso, per quanto possa sembrare assurdo, è comunque importante e la legge deve fare il suo corso.
Il dolore C’è chi ancora non è riuscito a dirlo, chi lo ha fatto gradualmente e chi invece ha preferito trovare subito le parole giuste per spiegare ai bambini che il loro amico, compagno di classe e di giochi non c’è più. Alessandro Bruttomesso, è morto mercoledì pomeriggio in un incidente nel cortile di casa. Il piccolo è stato portato in ospedale in condizioni disperate e per lui non c’è stato nulla da fare. La notizia è arrivata subito in paese e le insegnanti hanno cercato di capire cosa fare.
I bambini di seconda non si son seduti tra i banchi e nella serata di giovedì i genitori dei piccoli che frequentavano la IIB (la scuola è ormai finita e l’anno prossimo andranno in terza) delle elementari di Vigarano hanno avuto un incontro con gli psicologi della scuola. «Il nostro pensiero va per prima cosa a Sara e Federico (i genitori del bambino, ndr), non possiamo nemmeno immaginare cosa stiano passando. Anche per questo capire come affrontare questo lutto è importante». Nella giornata di ieri, come già annunciato, il sindaco di Vigarano, Davide Bergamini, ha firmato l’ordinanza per il lutto cittadino. Ancora non è nota la data dei funerali (bisognerà a spettare la fine dell’autopsia e il via libera del magistrato) ma in quella giornata il paese di Vigarano si fermerà. La famiglia, geograficamente, risiede a Porotto ma di fatto ha sempre vissuto la comunità di Vigarano. Dalle scuole alla chiesa e catechismo, ma anche il carnevale, che così tanto piaceva ad Alessandro. «Non si poteva non amarlo - continuano i genitori degli amici -, era buono ed educato, così come lo è suo fratello e tutta la famiglia. Persone serie, generose e grandi lavoratori. Una tragedia che in qualche modo dovrà essere affrontata. Per fortuna che c’è il figlio maggiore Francesco, così da poter continuare a vivere per lui».
Nei prossimi giorni alcune associazioni metteranno n campo iniziative per ricordarlo, mentre tanti eventi sono stati al momento rinviati o annullati. Troppo dolore, troppa angoscia e senso di impotenza. l
Annarita Bova e Daniele Oppo
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