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La tragedia

San Nicolò, mamma uccisa nel tamponamento, il conducente: «Non mi sono accorto di nulla»

San Nicolò, mamma uccisa nel tamponamento, il conducente: «Non mi sono accorto di nulla»

Parla il 24enne arrestato per omicidio stradale per la morte di Marika Cucchiarini: «Mortificato e distrutto». Gli amici della vittima: «Una donna splendida»

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San Nicolò Si è detto mortificato, distrutto. Ha spiegato di non aver visto nulla. Ha reso interrogatorio ieri mattina (sabato 8 giugno), il ventiquattrenne che nella notte tra mercoledì e giovedì, sulla Statale 16, con la sua Renault Clio ha tamponato la Citroen C3 con a bordo Marika Cucchiarini,  45 anni, suo figlio e i suoi amici diciottenni, provocando la morte di lei e lesioni serie ai giovani. Il ragazzo, arrestato dai carabinieri dopo che dalle analisi è emerso avesse un tasso alcolemico superiore ai limiti di legge, è stato portato ieri mattina davanti alla giudice per le indagini preliminari Silvia Marini per la convalida. All’esito, la giudice ha confermato gli arresti domiciliari.

«È distrutto lui, è distrutta la famiglia», spiega l’avvocato Carmelo Marcello, che insieme al collega Pasquale Longobucco assiste il ventiquattrenne, ora indagato per omicidio e lesioni stradali aggravate. «È una vicenda dolorosa che ha turbato tutti, anche noi difensori - prosegue il legale -; ora è il momento del dolore e siamo vicini alla famiglia della vittima e a quelle dei ragazzi che hanno subìto le lesioni. La difesa tecnica è doverosa e ci sarà al momento opportuno».

L’incidente è avvenuto dopo che Cucchiarini era andata a prendere suo figlio minore e gli amici da una festa all’agriturismo La Sapienza per riportare tutti a casa. Una volta arrivata all’altezza del cantiere presente sull’Adriatica ha trovato il semaforo rosso. A quel punto è arrivata la Clio condotta dal ventiquattrenne, che viaggiava evidentemente a velocità sostenuta.

Una questione emersa ieri è il possibile mancato funzionamento del sistema di frenata attiva di emergenza dell’auto dell’indagato. I motivi - la sua disattivazione o proprio il suo malfunzionamento - saranno certamente tema d’indagine e della probabile consulenza tecnica.

La procura - il fascicolo è sul tavolo della sostituta procuratrice Barbara Cavallo - sta preparando le carte per delegare l’esecuzione dell’autopsia sul corpo di Cucchiarini, deceduta nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Maggiore di Bologna, dove era stata portata in elisoccorso in condizioni gravissime. È li che l’esame autoptico dovrà essere effettuato, con l’obiettivo di appurare con il massimo grado possibile di accuratezza quali sono state la cause del decesso e il loro nesso di causalità con le lesioni riportate a causa dell’incidente.

Consandolo, dove la donna abitava fin dall’età di sei anni (era di origini marchigiane) il dolore è fortissimo, come anche la rabbia. In quell’auto c’erano Marika e suo figlio 18enne, Matteo, ma anche una ragazza e due ragazzi, tutti della stessa età ed uno di loro avrebbe riportato lesioni permanenti. Le famiglie sono tutte della zona e nessuno riesce a darsi pace.

«Eravamo amiche in gioventù ai tempi delle superiori - dicono da La Tavernetta -. Era una gran lavoratrice e una super mamma. Lo dicono tutti e non fatico a crederci, è sempre stata una gran persona sin da ragazzina, buona e disponibile. Per quanto riguarda il ragazzo che li ha investiti, mi auguro vivamente che si renda conto di aver rovinato non una, ma più famiglie e che sappia riflettere molto bene su quello che ha fatto».

«Rimarrà nei miei ricordi come uno dei fiori più belli che ho raccolto durante il mio cammino - le parole dell’amica Nadia Simoncini -. La porterò per sempre nel mio cuore. Marika era una giovane donna, bella dentro e fuori, sempre pronta ad aiutare chi ne aveva bisogno. Amava la vita in ogni sua sfaccettatura ma soprattutto amava i suoi ragazzi che erano la sua ragione di vita. La conoscevo da quando a 6 anni è venuta ad abitare vicino a casa mia (vicino al palasport, ndr). Avevamo un rapporto molto bello di stima e amicizia reciproca nonostante ci separassero 25 anni di età. Per la mia famiglia sono giorni molto tristi e dolorosi». Marika, oltre che Matteo, lascia anche l’altro figlio, Samuele, che fa il musicista, e il compagno. La data dei funerali non è stata ancora fissata.  

Annarita Bova e Daniele Oppo

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