La Nuova Ferrara

Ferrara Tre medici e un infermiere dell’ospedale Sant’Anna di Cona sono indagati per la morte di Stefano Farina, un uomo 54 anni, grande tifoso spallino, deceduto il 29 maggio dopo essere giunto al pronto soccorso.
Si tratta di un atto dovuto dopo la richiesta di approfondire l’accaduto da parte della sorella della vittima. Per questo motivo il procuratore Andrea Garau ha disposto mercoledì che venga eseguita l’autopsia sul corpo di Farina, individuando nel medico legale Matteo Tudini di Bologna il proprio consulente. L’incarico verrà affidato lunedì mattina in procura. Trattandosi di un accertamento tecnico irripetibile, sono stati inviati gli avvisi di garanzia ai diretti interessati.
Lunedì le difese dei medici (assistiti dall’avvocato Marco Linguerri) e dell’infermiere (assistito dall’avvocato Michele Ciaccia) sottoposti a indagine (il fascicolo è iscritto per omicidio colposo in ambito sanitario, la cosiddetta “colpa medica”) e anche la persona offesa, individuata nella sorella dello stesso Farina, potranno indicare gli eventuali propri consulenti tecnici in modo che possano partecipare agli accertamenti autoptici.
Al medico legale viene chiesto di verificare l’epoca, le modalità e le cause del decesso del cinquantaquattrenne, la compatibilità della morte con la dinamica dei fatti così come noti dalle cartelle cliniche, e l’eventuale concorso di terzi nel determinare l’evento, in particolare se vi sia stata una qualche negligenza da parte dei sanitari che lo hanno preso in carico, tale da essere determinante nel cagionarne la morte. Il medico legale dovrà valutare ovviamente anche la condizione sanitaria del paziente, le patologie di cui soffriva e l’appropriatezza e congruità del trattamento applicato nel ricovero al Sant’Anna.l

Daniele Oppo

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