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Colpa medica, a Ferrara il conto è salato: un milione di euro in due mesi

Gioele Caccia
Colpa medica, a Ferrara il conto è salato: un milione di euro in due mesi

Sono i risarcimenti pagati da Asl e Sant’Anna per errori sanitari

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Ferrara Oltre un milione di euro in risarcimenti per colpa medica nel giro di due mesi. La sanità costa, e tanto, soprattutto quando l’errore non è riparabile. Se i soldi non curano la sofferenza per gli affetti perduti rappresentano comunque il modo più usato e pratico per cercare di riparare - almeno parzialmente - il danno fisico, che non è e non può essere solo materiale. Quegli sbagli, certe volte gravissimi altre volte "sanati" con poche migliaia di euro, rientrano successivamente nei bilanci delle aziende sanitarie sotto forma di risarcimenti versati ai pazienti o ai loro familiari e quasi mai - se il valore della compensazione economica è frutto di una conciliazione - l’esito viene alla luce. Ogni anno Asl e Sant’Anna, come molte altre aziende sanitarie italiane, per cause penali o civili spendono milioni di euro che rientrano in questa voce di bilancio. Nelle ultime settimane alcuni di questi accordi sono stati firmati da entrambe le aziende. Il contenzioso che ha comportato la maggiore spesa, riconosciuta agli eredi del paziente, fa riferimento ad un decesso causato da colpa medica il 24 novembre del 2019 ed è l’esito di una sentenza del tribunale. In questo caso la procedura transattiva non ha potuto attivarsi. L’Asl, la scorsa settimana, ha deliberato la spesa (il fatto è avvenuto in una struttura aziendale, la richiesta danni è stata presentata tre anni fa): in tutto 554mila euro, di cui 513mila ai familiari della vittima e 40mila per la refusione delle spese legali. Per importi così elevati, superiori ai 250mila euro, i fondi non vengono prelevati dal bilancio aziendale ma in parte da un fondo speciale creato appositamente dalla Regione, che da anni ha scelto di non delegare questa attività ad una compagnia di assicurazione ma di assumere il rischio sulle proprie spalle. Il 3 giugno scorso è stata l’azienda ospedaliero-universitaria a decidere di aprire il portafogli. La richiesta di risarcimento risale a meno due anni fa e l’importo è stato deciso con una transazione, proposta dal giudice, che ha consentito di chiudere la vicenda con un esborso, per il sant’Anna, di 313mila euro. Anche nel caso in questione sulla quota eccedente i 250mila euro è intervenuto il fondo regionale. L’11 giugno scorso l’Asl ha adottato l’atto che recepisce un altro accordo, siglato con una paziente che ha chiesto il pagamento dei danni per un trattamento sanitario errato somministrato alla fine del 2021. Importo: 45mila euro. Un costo più elevato a carico del Sant’Anna è stato deliberato a maggio. Una paziente ha presentato una richiesta di risarcimento nel novembre del 2022 per lesioni e la questione è stata definita nelle scorse settimane. L’ospedale si è impegnato a versare alla ricorrente 101mila euro. Sempre l’azienda ospedaliera ha definito un accordo transattivo, lo scorso aprile, con versamento di 48mila euro; la richiesta di mediazione risale al 2021. Il mese dopo è stata l’Asl a decidere di pagare 20mila euro per le lesioni procurate ad un paziente. È di 11mila euro, invece, la somma che, sempre l’Asl, ha deliberato a favore di una paziente per lesioni. L’ultima spesa approvata dal Sant’Anna per risarcire un danno da colpa medica (la richiesta risale al marzo del 2022) risale a martedì scorso: 21mila euro. Anche in questo caso per dirimere il contenzioso è stata espletata una procedura di mediazione.