Ferrara, la giunta Fabbri. Ecco la squadra di governo del sindaco
Savini, Carità e Scaramagli le novità. Rimpasto di deleghe e Sanità al primo cittadino
Ferrara Due settimane da quel pomeriggio di attesa e concitazione lungo corso Martiri della Libertà; due settimane dal frenetico spoglio vissuto una sezione alla volta mettendo la bandierina su un seggio dopo l’altro; due settimane dal corteo in tripudio che ha interrotto la propria festa ai piedi dello Scalone municipale: due settimane dalla vittoria delle elezioni di Alan Fabbri e dalla sua conferma a sindaco di Ferrara. È dopo due settimane che il primo cittadino ha deciso di annunciare la squadra di governo e sciogliere la riserva sui componenti della “nuova” giunta comunale che amministrerà Ferrara ancora per i prossimi cinque anni. Non ci sono sostanziali novità rispetto all’ultima legislatura: qualche rimpasto legato alla variazione degli equilibri partitici in seguito al voto espresso, ma i volti sono più che mai noti ai cittadini ferraresi. Una bomba – annunciata da mesi – è stata comunque sganciata e ha colpito le ambizioni personali di chi non ha mai nascosto i propri obiettivi.
I preparativi «Sono stati giorni particolarmente intensi per me». Alan Fabbri non nasconde il fermento dell’ultimo periodo, in cui si è «messo al lavoro per creare la nuova squadra di governo: un’operazione che vi assicuro non facile». Consultazioni e incontri a palazzo Ducale, conditi da scambi telefonici come da prassi in queste situazioni. E poi riflessioni personali per far quadrare gli equilibri e accontentare le forze politiche che hanno sostenuto la candidatura. La caratteristica calura estiva ferrarese ha accompagnato le riunioni del sindaco con gli esponenti della maggioranza eletta, tra aule e stanze municipali pressoché deserte e in attesa che qualche comunicazione ufficiale uscisse dalla sala del sindaco per far ripartire la macchina comunale, che in occasione delle elezioni amministrative ha fisiologicamente rallentato.
La Giunta Si apre il sipario sulla squadra che affiancherà Fabbri per il suo secondo mandato. Come ipotizzato e anticipato nei giorni immediatamente successivi all’esito delle urne, sei assessori su nove sono stati riconfermati dal sindaco. Si direbbe una nuova giunta già vista, perché solo tre componenti sono stati rimpiazzati.
Angela Travagli e Marco Gulinelli saranno ancora al fianco di Fabbri. L’egemonia della lista civica del sindaco ha assicurato loro nuovamente un posto in giunta e presumibilmente entrambi manterranno le deleghe del passato: Cultura lui, Lavoro e Attività produttive – tra le altre – lei. Il 30% delle elezioni ha dato a Fabbri la facoltà di pescare all’interno della propria lista anche per altre due poltrone. Ad occuparle sono Francesca Savini – a lungo accostata alla presidenza del Consiglio comunale, ora vicina a Federico Soffritti di FdI – e Francesco Carità, il quale guarda con interesse la delega all’Urbanistica.
In quota Forza Italia confermato Matteo Fornasini: è altamente probabile che l’assessore ceda la delega al Bilancio – in questo caso Travagli sarebbe la più indicata ad assicurarsela vista la precedente esperienza professionale – in cambio dello Sport, superstite del non eletto Andrea Maggi. Non si toccano invece Commercio e Turismo.
Ma veniamo alle “sorprese programmate”. La carica di vicesindaco del Comune di Ferrara passa da Nicola Lodi ad Alessandro Balboni. Non è da nascondere che l’esponente della Lega puntasse alla riconferma, ma alla fine l’accordo stretto al Tavolo del centrodestra – secondo cui la lista con il maggior numero di preferenze, tranne quella del sindaco, avrebbe espresso il vicesindaco – è stato rispettato. Per Lodi pronto il rinnovo delle deleghe (balla l’Urbanistica), su tutte la Sicurezza e le Frazioni. È verosimile poi che anche il vicesindaco di Fratelli d’Italia manterrà buona parte degli assessorati dell’ultima legislatura, fra cui l’Ambiente e i Rapporti con l’Università. Rinnovo per Cristina Coletti: la candidata che ha guadagnato più preferenze alle elezioni continuerà a lavorare in materia di Politiche sociosanitarie. Tra le tre new entry in giunta – insieme ai sopracitati Carità e Savini – spunta Chiara Scaramagli di Fratelli d’Italia.
Il sindaco Fabbri promise “novità anche per le deleghe”, dunque i rimpasti non mancheranno e per dissolvere ogni dubbio sugli incarichi basterà attendere la conferenza di questa mattina, quando il primo cittadino presenterà la nuova giunta. Certo è che la Sanità sarà in mano dello stesso Fabbri, materia che è diventata sua prerogativa. Sul tavolo non mancano le deleghe da riassegnare: gli ex Maggi, Kusiak e Guerrini hanno lasciato, tra le altre, Sport, Lavori Pubblici, Pnrr, Pubblica istruzione, Pari opportunità, Politiche giovanili e Cooperazione internazionale. L’attesa trepidante dei giorni passati è ormai terminata e da oggi Ferrara ha i suoi assessori.
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