Lido Nazioni, mamma investita e uccisa: disposta l’autopsia. Conducente libero
Revocati i domiciliari al 44enne, mancano esigenze cautelari
Comacchio Il medico legale Alessandra Bergonzini a effettuare l’autopsia sul corpo di Ivana Ferroni, la donna di 39 anni morta venerdì notte dopo essere stata travolta da un’auto in viale dei Continenti, a Lido Nazioni. L’incarico è stato conferito ieri dal sostituto procuratore Stefano Longhi. L’altro giorno il magistrato aveva invece conferito l’incarico all’ingegner Jerri Mancini per l’esecuzione di una consulenza cinematica, utile a ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’incidente, soprattutto in riferimento alla velocità mantenuta dal conducente dell’automobile. L’uomo, 44 anni, residente a San Giuseppe di Comacchio, era stato sottoposto all’alcoltest da parte dei carabinieri intervenuti sul posto, che rilevò una concentrazione di alcol nel sangue di tre volte superiore al limite fissato dalla legge (aveva circa 1,30 grammi per litro). Era stato arrestato e messo ai domiciliari, ma vista l’assenza di specifiche esigenze cautelari, la procura ne ha successivamente disposto la liberazione. Da quanto emerso finora, Ferroni stava attraversando la strada, all’altezza del bar Ti Porto al Mare, insieme al suo compagno - Stefano Ori, 42 anni, rimasto ferito in maniera lieve, ma che aveva rifiutato le cure al pronto soccorso, dove era in comprensibile stato di shock dopo l’accaduto - quando l’auto guidata dal 44enne è sopraggiunta a velocità sostenuta, travolgendo lei e colpendo anche il compagno. La donna è parsa subito in condizioni disperate ed è deceduta nel corso del trasporto all’ospedale del Delta, quello più vicino al luogo dell’incidente. Ivana Ferroni lascia tre figli minorenni. Solo dopo l’effettuazione dell’autopsia verrà dato il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari e per i successivi funerali