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Bimbi in spiaggia

La salute non va in vacanza, ecco cosa sapere

Gian Ugo Berti
La salute non va in vacanza, ecco cosa sapere

Bere spesso e attenzione al sole negli occhi: dalle lenti scure alla disidratazione

07 luglio 2024
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Lidi Quando si parla di pelle e sole, non di rado ci si dimentica oppure si sottovaluta quale sia la reale ripercussione negativa sull’occhio, specialmente se si tratti di bambini, strutturalmente più fragili rispetto agli adulti. Oltre al costante impiego difensivo del cappello e alla crema protettiva, non si devono dimenticare gli occhiali scuri. E qui è anche un problema di corretta informazione. Non è frequente, infatti, che le mamme proteggano adeguatamente i figli dai raggi solari durante l’estate con quest’ultima precauzione. E dunque appare errato pensare che l’organo della vista non ne risenta in alcun modo. Assunti cioè di conseguenza per lungo tempo, prima o poi, i raggi possono creare lesioni infiammatorie come la comparsa reattiva di una congiuntivite. Si tratta d’una azione - quella messa in atto dai raggi ultravioletti - particolarmente negativa dalla superficie agli strati più profondi dell’organo della vista. C’è da dire però che l’occhio, come tutti gli altri organi e tessuti del corpo, subisce l’eventuale danno ma dopo "non lo dimentica". In sostanza, scatta quella che comunemente si definisce memoria da elefante. Dunque la mancanza continua di una valida protezione finisca aggiunge, nel tempo, danno al danno. Alla fine di un lungo percorso, infatti, le possibili criticità possono essere la comparsa di una cataratta oppure una maculopatia o degenerazione maculare. Disidratazione Più fa caldo, più si perdono liquidi, più si deve bere. Se siete col bimbo al mare, è lui il punto debole. Anzi, si deve fare attenzione. Perché il piccolo piange senza lacrime, da qualche ora fa poca pipì e la fa di colore giallo intenso con odore forte, la pelle appare un po’disidratata. Non ha bevuto a sufficienza. Raccomandazione: non arrivare a questo punto. Bere molto e mangiare più volte al giorno frutta e verdura. Tutto l’organismo risente della situazione, perché l’elemento più importante è l’acqua. Dal canto loro i sali minerali, potassio e magnesio, regolano la contrattilità muscolare, compresa quella del cuore.Le temperature elevate fanno sudare e la sudorazione è un meccanismo per ridurre la temperatura corporea. Ma sudando, oltre all’acqua, si perdono sali minerali. Se poi, cosa molto comune specie nei non più giovani, vi sono problemi di ipertensione arteriosa e per tenerla sotto controllo si assumono farmaci diuretici (i valori normali sono in media 140-80), la perdita di sali minerali può risultare maggiore. Molti malori sono dovuti a disidratazione e perdita di potassio ed è indispensabile intervenire prontamente. Arricchire la propria alimentazione con potassio e magnesio, mangiando ortaggi e frutta fresca (almeno 500-600 grammi al giorno) e, nel caso ciò non fosse possibile, ricorrere a integratori salini (www.integratoriitalia.it) contenenti questi sali minerali. Ma oltre all’acqua, la migliore soluzione per l’idratazione è rendere la sete un momento gustoso grazie a prodotti come il miele o il fruttosio o succhi, spremute, centrifugati, tè verde, tè deteinato, karkadè, infusi, frappè di frutta.