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Copparo, altri due mesi di ritardo per il Ponte Barchessa

Fabio Terminali
Copparo, altri due mesi di ritardo per il Ponte Barchessa

Il cantiere doveva terminare entro il 14 luglio e invece c’è stata una proroga

17 luglio 2024
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Sant’Apollinare Bisognerà attende ancora un po’ per vedere terminati i lavori di ricostruzione del ponte Barchessa. È saltata la scadenza del 14 luglio che era stata fissata alla consegna del cantiere. L’azienda che è impegnata sul campo, la Frantoio Fondovalle di Montese, ha ottenuto dal Comune di Copparo una proroga di un paio di mesi e adesso la fine dell’intervento è in calendario per il 17 settembre.

Tanti ostacoli Poco o nulla, si potrebbe aggiungere, viste la lunga serie di ostacoli che ha dovuto superare quest’opera. All’origine un paio d’anni di nulla di fatto, dopo la chiusura al traffico dal maggio 2019 a causa dell’eccessivo degrado e i problemi per la sicurezza. Poi lo sfumare del contributo regionale (in seguito concesso) per il grave ritardo rispetto ai tempi previsti dal bando, con difficoltà soprattutto dal versante del Comune di Jolanda di Savoia. Il tutto passando inoltre tramite un aggiornamento del prezziario regionale (inevitabile dato l’incremento dei costi per le materie prime e per i materiali da costruzione) che ha fatto lievitare l’importo complessivo di 240mila euro.

I disagi Tutti contrattempi che hanno costretto chi lavora in zona (soprattutto aziende agricole ma non solo) a tragitti più lunghi con un rilevante aumento dei costi. «Sono passati quasi cinque anni: lasciamo da parte le polemiche, a noi quello che interessa è il rifacimento del ponte», aveva detto nello scorso gennaio alla Nuova Ferrara Massimo Piva, portavoce del gruppo per la ricostruzione del ponte.

I motivi Ma perché l’azienda ha chiesto la proroga? Il motivo è da ricercare in una serie di situazioni non previste, dovute ad un notevole ritardo nella consegna dei materiali riguardanti la fornitura degli appoggi sismici, dato che il tempo medio di consegna da parte dei pochi fornitori presenti sul mercato è passato dai consueti due-tre mesi a sei mesi e oltre.

Altre lungaggini, quindi, prima di vedere rifatto il ponte sul canale Leone che unisce i territori comunali di Copparo e Jolanda, un attraversamento comunque cruciale per la viabilità in zona. I lavori di demolizione e ricostruzione erano iniziati, appunto, in gennaio, con il primo colpo per l’abbattimento della vecchia struttura. A seguire c’era stato il via alle diverse fasi finalizzate alla ricostruzione.

Alla fine Va ricordato che, una volta completate le operazioni, il nuovo ponte a tre campate, con il mantenimento dei sottoservizi già presenti nell’attuale, sarà capace, al contrario di quanto sarebbe accaduto se si fosse optato per il ripristino dell’esistente, di sostenere un traffico a doppio senso di marcia e a percorrenza continua, con un carico massimo di 50 tonnellate, e sarà dotato di tutti i sistemi a garanzia della sicurezza stradale. l

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