Ferrara, donna trovata senza vita in casa al Barco, si avvalora l’ipotesi del malore fatale
La procura valuterà se effettuare o meno l’autopsia sul corpo della 68enne
Ferrara Il “giallo” della signora trovata senza vita nella sua abitazione al terzo piano di un condominio di via Masaniello, al Barco, sembra essere destinato a risolversi presto: gli inquirenti sono sempre più orientati sull’ipotesi di un malore fatale, con la procura che ieri doveva ancora valutare se far eseguire o meno un’autopsia.
D’altronde, elementi per pensare a qualcosa di diverso non ne sono stati trovati. All’interno dell’abitazione tutto appariva decisamente in ordine e non sono stati trovati segni di effrazione, dunque è improbabile che un estraneo vi si fosse introdotto. C’era sì una finestra rotta, ma era il punto dal quale i vigili del fuoco sono dovuti entrare, usando l’autoscala, perché non riuscivano a forzare il portoncino d’ingresso.
Il corpo della signora, una donna di 68 anni di nazionalità polacca, è stato trovato in avanzato stato di decomposizione, segno che era deceduta almeno da qualche giorno, con il caldo che ha avuto il suo ruolo, forse anche nel causare il malore fatale.
Inizialmente si era sparsa la voce che vi fosse stata una violenza sessuale, che però è stata esclusa molto in fretta.
A dare l’allarme, lunedì in tarda mattinata, è stata una vicina di casa della signora, che non la vedeva da alcuni giorni, e che si è allarmata per via dell’odore decisamente sgradevole che proveniva dall’abitazione della sessantottenne.
Sul posto, oltre ai vigili del fuoco per l’apertura d’emergenza, è arrivato il 118, il cui medico, constatando il decesso, ha chiesto l’intervento della polizia notando alcuni elementi da approfondire da parte degli inquirenti, che sono rimasti diverse ore nell’abitazione per effettuare tutti i i rilievi del caso, anche con l’aiuto della scientifica. Alla fine non sembrano essere emersi elementi su una morte violenta o sul coinvolgimento di terzi.
D.O.
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