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Ferrara, in piazza Ariostea il Summer divide. La viabilità è il punto dolente

Francesco Gazzuola
Ferrara, in piazza Ariostea il Summer divide. La viabilità è il punto dolente

I negozianti: «Pomeriggi di lavoro persi a causa delle strade transennate». Il barista: «Maggiori vendite grazie ai concerti e garantito il passaggio»

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Ferrara Procedono a ritmo sostenuto i lavori per completare lo smantellamento dell’area concerti in piazza Ariostea. In corso lo smontaggio del palco e delle recinzioni sotto il sole cocente, con priorità allo sgombero delle strade su corso Porta Mare e via Palestro. Per quasi un mese il Summer Festival ha movimentato il giorno e la notte della città estense: la manifestazione musicale, capace di spaziare tra i generi e le proposte, ha lasciato un segno in piazza Trento Trieste, prima, e in piazza Ariostea, poi.

Un impatto – economico in questo caso – sulle attività commerciali del posto, positivo o negativo che sia: luci e ombre, si dice sempre in questi casi. In piazza Ariostea viene segnalato qualche aumento delle vendite, così come segnalazioni di disagio legate alla viabilità modificata che ha impedito ad alcuni negozi di svolgere regolarmente la propria attività, costringendoli a chiudere anzitempo. Arrivano anche proposte per migliorare l’organizzazione, così da rendere più lieta la convivenza tra festival, negozi e residenti.

L’impatto avuto dal Summer Festival cambia in base al tipo di attività. Intorno all’anello dell’Ariosto sono stati generalmente i bar ad aver tratto maggior giovamento dai concerti, qui iniziati il 4 luglio e terminati lo scorso sabato. Lo testimonia Damiano Duina del Bar Jolly: «Ben venga che li facciano, noi abbiamo lavorato di più e bene – dice –. Sicuramente è meglio che avere le baby gang in piazza tutte le sere com’è stato l’anno scorso. Forse durante i concerti non lavoreremo con i nostri clienti abituali, ma ci si organizza di conseguenza». Secondo l’esercente, grossi problemi non ce ne stono stati «ma forse si sarebbe potuto gestire meglio la raccolta vetro – spiega –: Hera poteva darci un bidone al posto di fare avanti e indietro dalla campana vicino a Spazio Antonioni». Per alcuni la chiusura del tratto stradale di via Palestro ha rappresentato un forte disagio, ma «il passaggio davanti al locale era garantito, questo è l’importante nel mio caso», sottolinea Damiano. Emergono buone impressioni anche dal vicino Sandwich Club: «Abbiamo lavorato di più e, avendo la spina sul marciapiede, la birra è andata a ruba con la gente che passava».

Fatica a fare un bilancio e a dire se il fatturato sia effettivamente aumentato, Saul Arbib dell’Emporio San Lorenzo: «Alcuni eventi hanno aiutato di più, altri meno, come gli ultimi due. A livello organizzativo si può migliorare soprattutto perché alcune cose siamo venuti a saperle all’ultimo, ad esempio che avrebbero chiuso la via – informa –: Avevo allestito la spina per la birra di fronte alla strada ma poi ho dovuto tirarla dentro poco prima dell’inizio del concerto inaugurale. Non ero stato avvisato». Torna sul capitolo organizzazione l’esercente di piazza Ariostea: «Ferrara fa fatica a gestire importanti flussi di persone, quindi si potrebbe pensare ad un’alternativa per i concerti, magari fuori dalle mura con un adeguato servizio navetta». Sotto i portici era garantito il transito regolare, tuttavia «è stato difficile per la gente arrivare al bar perché doveva necessariamente laddove si creava la coda di ingresso e quindi le persone venivano inizialmente bloccate, poi insistendo la sicurezza faceva passare, ma con qualche brontolio».

Un incremento della vendita è stato riscontrato dalla tabaccheria in via Palestro, «soprattutto grazie al distributore automatico», dicono Michele Canella e Claudia Ramerini. E considerando il via vai sulla strada non era difficile da credere, «anche se le transenne con il telo nero rendevano difficile il passaggio: è come se ci fosse stato un doppio muro. Se avessero lasciato il posto per entrare sarebbe stato meglio». L’interdizione del traffico sin dal pomeriggio ha creato più di un problema al negozio di frutta e verdura in via Palestro, ed è stato il motivo per cui l’attività ha «lavorato meno e abbiamo anticipato la chiusura perché i pomeriggi erano persi dal momento che transennavano le strade» segnalano Angela e Luana.

«Chiudevano la via quindi nessuno veniva – riferisce Vanda della Fioreria via Palestro –. A me questi eventi non danno fastidio, però è successo che alcuni clienti mi chiamassero dicendo che non sarebbero venuti a ritirare i fiori perché la viabilità era interrotta».

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