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Il processo

Ferrara, truffa alla Provincia per l’asfalto delle strade

Ferrara, truffa alla Provincia per l’asfalto delle strade

Per la procura di Ferrara i quattro imputati pesavano il bitume aggiungendo un muletto aumentando così il carico

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Ferrara Due sono i titolari dell’azienda padovana Costruzioni Lovato che aveva vinto un appalto di lavori per conto della Provincia di Ferrara. Gli altri due sono invece il responsabile di sede e un addetto alla pesa della SuperBeton, l’azienda produttrice di calcestruzzi e asfalti con sede in via Sammartina a Ferrara.

Per tutti e quattro l’accusa è di aver concorso a truffare proprio l’ente con sede nel Castello Estense, cagionando un danno di piccola entità economica - quasi 6.400 euro - ma che diviene interessante per le modalità con cui viene prodotto e perché sembra non essere una novità nell’ambito degli appalti pubblici nella provincia di Ferrara, ma anzi un sistema consolidato per poter ritagliare porzioni di guadagno, “limando” così il ribasso grazie al quale vengono aggiudicati gli appalti.

Nel dettaglio, secondo gli inquirenti della Polstrada di Ferrara, coordinati dal sostituto procuratore Andrea Maggioni, la truffa (ma ci sono anche reati di falso tra quelli contestati) si sarebbe compiuta nell’ambito dei lavori di asfaltatura di via Cardinale - Sp38, appaltati dalla Provincia nel 2021. Nel corso di un controllo proprio nel territorio argentano, venne fermato un camion e venne verificata la corrispondenza tra documenti di trasporto e carico. Portato a pesare il mezzo, venne fuori che non vi era corrispondenza tra quanto dichiarato nella bolla di accompagnamento e il peso reale del carico. Il camionista spiegò perché: alla SuperBeton, al carico di bitume si era “aggiunto” il carico di un muletto. Secondo le dichiarazioni del camionista era una cosa usuale, che non riguardava solo il suo camion. Visionando le immagini del circuito di sorveglianza interna dell’azienda di via Sammartina, i poliziotti appurarono che, in effetti, i camion della Lovato tra il 26 e il 28 ottobre del 2021, avevano fatto 23 carichi e viaggi adottando questo sistema, facendo così risultare 121.900 chilogrammi in più di bitume rispetto a quelli realmente prelevati dalla SuperBeton.

Tale meccanismo è stato spiegato ieri in aula da uno degli agenti di polizia giudiziaria che hanno effettuato l’indagine, che ha riferito come, sentendo varie persone a conoscenza dei fatti, sarebbe emerso che si tratta di un sistema adottato anche da altre aziende per rosicchiare guadagni sugli appalti. Se così fosse, c’è da chiedersi se questo abbia risvolti anche sulla qualità dei lavori di ripristino effettuati lungo le arterie provinciali. n ogni caso, forse per via del danno economico non molto elevato, la Provincia non si è costituita parte civile nel processo.

Ad assistere gli imputati sono gli avvocati Francesco Cibotto del Foro di Padova per i responsabili della Lovato, e l’avvocato Massimo Bissi per gli addetti della SuperBeton, che contestano vi sia stata una truffa.

Il processo è stato aggiornato al 10 settembre: cambia il giudice e andrà riassegnato. l

Daniele Oppo

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