Ferrara, cibo per piccioni a terra: «Fermate gli imbrattatori seriali»
Li hanno ribattezzati “Bonny e Clide”. La protesta: girano con borse e tasche piene di mangime, nessuno fa nulla
Ferrara Lei che porta con sé un borsone pieno di mangime, lui che gira con le tasche dei bermuda imbottiti di sementi. Entrambi, come attestano periodiche segnalazioni, sono conosciuti per la loro passione per i piccioni, che nutrono spargendo granaglie in vari punti della città, tra cui lo slargo di fronte al campanile del Duomo. In questi ultimi mesi si sono intensificate le proteste dei residenti per i problemi igienici che l’affollamento di questi volatili comporta. L’ultima, con tanto di dossier fotografico, li ha ribattezzati «Bonnie e Clyde ferraresi, gli “imbrattatori seriali dei piccioni” che nonostante tantissime proteste e segnalazioni continuano imperterriti a tenere sotto scacco una intera città e la sua popolazione. Non riesco a capacitarmi – continua il lettore – come sia possibile che questo fenomeno non sia stato attenzionato dalle Istituzioni Pubbliche preposte a difendere l’ordine e la salute pubblica e che non esistano margini di manovra per debellarlo. Quindi se domani da due, dovessero passare a dieci o cento o mille li lasciamo tranquillamente fare»?
Le prime segnalazioni, ad aprile, avevano riguardato una donna che, di buon mattino, era solita portare il cibo sotto il campanile del Duomo, attirando subito frotte di uccelli che lasciavano poi guano e sporcizia.
Successivamente era intervenuto il Comitato Residenti Ferrara Centro, che si diceva esasperato dal comportamento di un uomo che, pur identificato più volte dalla Polizia locale, continuava impunito a spargere mangime a terra, nonostante sia vietato. Ancora più grave l’episodio riferito a inizio giugno da una signora, che era stata pesantemente minacciata dall’ “imbrattatore seriale” per averlo redarguito. Anche in quel caso l’uomo era stato poi identificato ma a quanto sembra sta continuando tranquillamente a spargere cibo per strada, e come lui la sua “collega”.l
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