Argenta, dopo il rogo partono gli aiuti: 30 persone evacuate
Passa la grande paura ma grandi disagi per i residenti del condominio andato a fuoco. Due famiglie alloggiate all’Ostello di Campotto. Dal Comune: «Vicini a chi ha bisogno»
Argenta Trascorre la prima notte. E forse, nonostante tutto quello che è accaduto, è lecito tirare anche un sospiro di sollievo. Soprattutto per l’assenza di persone ferite. L’incendio dell’appartamento al quinto piano del condominio al civico 4 di via Travasoni, divampato poco dopo le 19 di venerdì sera, ha sconvolto, perlomeno per alcune ore, la vita di buona parte del centro storico di Argenta, qui a poche decine di metri dallo storico stadio comunale. Così, mentre si fa la conta di danni sicuramente ingenti per fortuna “limitati” all’appartamento del quinto piano e a quello del quarto, il Comune deve affrontare un’altra emergenza, quest’ultima in questo momento forse ancora più pressante. E la prima emergenza è trovare una sistemazione abitativa a chi ha dovuto abbandonare la propria casa. Parliamo, come ieri ha confermato il sindaco Andrea Baldini , di 12 appartamenti per un totale di circa 30 persone. Tutte evacuate (fino a data da destinarsi, legata ai lavori e ai rilievi tecnici) e tutte dunque bisognose di assistenza. Ebbene, di questi 12 nuclei familiari sono 10 quelli che al momento sono stati in grado di trovare sistemazioni autonome.
Due famiglie senza casa
Ieri mattina si è però palesato lo stringente problema per due famiglie che sono dovute ricorrere alla rete di sostegno messa in campo dall’amministrazione comunale, col primo cittadino sul posto fin dai primi minuti successivi all’incendio. Per le due famiglie è stato possibile trovare una collocazione temporanea all’interno dell’Ostello di Campotto già dalle ore successive alla dichiarazione di inagibilità emanata dal primo cittadino attraverso un’ordinanza.
I danni strutturali
Più complesso, perlomeno sul piano dei dati, il computo che riguarda i danni provocati da un rogo che, stando agli ultimi rilievi effettuati dai vigili del fuoco, sarebbe partito proprio dall’appartamento al quinto piano. La presenza di strutture in legno potrebbe aver favorito il propagarsi del fuoco. Per avere ragione delle fiamme i pompieri hanno dovuto lavorare utilizzando due fronti: uno sull’ingresso principale al 4 di via Travasoni, l’altro su quello che può essere considerato il retro dell’edificio da cui i vigili del fuoco hanno potuto raggiungere meglio il balcone invaso dalle fiamme. È stato in una di queste circostanze che un pompiere ha dovuto ricorrere all’assistenza di un’ambulanza a causa delle altissime temperature nelle quali questi operatori hanno dovuto lavorare. A parte i due appartamenti gravemente lesionati, i restanti avrebbero subito “soltanto” piccoli danni risolvibili con interventi abbastanza contenuti.
Il Comune
Preoccupano, invece, maggiormente i buchi che le fiamme hanno provocato sul tetto del condominio, edificio che sicuramente dovrà essere sottoposto a una revisione finalizzata agli interventi di sistemazione.
«Siamo sempre in contatto con le famiglie interessate – ha infine sottolineato ieri pomeriggio il sindaco Baldini, raggiunto al telefono – per qualsiasi necessità che in questi frangenti, comunque molto particolari, potesse insorgere. Gli uffici del Comune sono a disposizione per ogni tipo di informazione, chiarimento o necessità».