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Ferrara, «in via Pontegradella si rischia ogni giorno»: l’appello dei pendolari

Annarita Bova
Ferrara, «in via Pontegradella si rischia ogni giorno»: l’appello dei pendolari

L’erba alta e la velocità sostenuta sono un «mix micidiale»

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Pontegradella «Abbiamo rischiato un frontale. Questa mattina (ieri, ndr) come tante altre volte. Ho un bambino in macchina e non posso più andare avanti così. Via Pontegradella è molto pericolosa se lasciata in questo stato». Erba altissima e auto che sfrecciano: l’appello dei pendolari arriva chiaro. «Questa è una via stretta, va bene il senso unico. Altrimenti bisogna iniziare a pensare ad interventi di manutenzione continua per lo sfalcio dell’erba, ma anche a dissuasori della velocità come semafori o velox».

Nei giorni scorsi anche in via Pontegradella sono state realizzate piattaforme per miglioramento della circolazione e della sicurezza stradale e durante i lavori il transito dei mezzi è stato regolamentato a senso unico alternato nei tratti interessati. «Sinceramente andavamo meglio, ci sentivamo più sicuri», vanno avanti i cittadini. In particolare, le due a Pontegradella sono molto importanti perché realizzate all’altezza della scuola primaria Leonardo da Vinci. «I genitori degli alunni, preoccupati per l’elevata velocità dei mezzi in via Pioppa, avevano chiesto una soluzione che oggi siamo in grado di dare», aveva detto l’assessore alle Frazioni Nicola Naomo Lodi. «Ma non basta, purtroppo. L’erba in questo periodo è altissima. Oggi (ieri, ndr) abbiamo visto che dalla parte del canale è stata tagliata, forse da qualcuno perché si tratta di singoli tratti. Dalla parte opposta invece la visuale è inesistente». Non solo, «anche nella rotatoria della strada provinciale 29 (quindi di competenza della Provincia di Ferrara) l’erba è così alta da non riuscire a capire se ci sono macchine o meno in strada». Infine, «capiamo che in questo periodo e con questo clima non è facile intervenire vista anche la vastità del territorio, ma se sull’erba che cresce possiamo anche avere pazienza, sulla velocità e sicurezza non si può transigere. È vero che bisogna andare piano e rispettare i limiti, ma è anche vero che non ci può sempre rimettere chi invece è disciplinato. L’altra mattina ho schivato un’auto per miracolo, ho avuto la tachicardia per tutto il giorno. E purtroppo non ci sono vie di fuga perché quella via è troppo stretta». La speranza «è che si arrivi davvero a fare qualcosa, lo chiediamo ormai da troppo tempo».