Ferrara, a Ferragosto riapre Bida: «Non vi deluderò»
Il nuovo titolare è un pasticcere pugliese pluripremiato
Ferrara Anche se negli anni ci sono stati diversi proprietari, il nome della Pasticceria Bida di via Mazzini è rimasto nel tempo come un simbolo della tradizione della pasticceria ferrarese. L’ultimo proprietario ha chiuso lo scorso 30 giugno, ma c’è stato subito chi ha voluto che questa storia non finisse e ha rilevato i locali che, completamente rinnovati, riapriranno a ferragosto. Ruggiero Carli è un giovane pasticcere pluripremiato di 36 anni di origini pugliesi, e sarà colui che porterà avanti la storia di questo negozio che non è venuto mai meno alla sua popolarità. «Un compito di grande responsabilità - ha detto -, ma sebbene io sia alla mia prima esperienza di questo tipo, parto con tanto entusiasmo e fiducia. Infatti in tutti questi anni ho svolto l’attività di pasticcere un po’ in tutta Italia e recentemente, trovandomi a lavorare nel Veneto, ho saputo di questa occasione e l’ho colta al volo. Ferrara mi piace e vorrei che mio figlio Enea di tre anni e mia moglie Dalila, che mi aiuterà nella pasticceria, vivessero qui, dove trovo ci sia un’atmosfera tranquilla». Il biglietto da visita di Ruggiero Carli è di tutto rispetto: è stato infatti campione del mondo nel 2020 del Panettone artigianale ed a premiarlo è stata la Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria, di cui adesso lui stesso fa parte dell’èquipe d’eccellenza. Questi riconoscimenti, oltre a portarlo ad insegnare in alcune scuole, ma anche ad essere giudice recentemente al Campionato nazionale di pasticceria alberghiera dove il nostro Istituto Vergani si è classificato quarto, sarà fra i giudici il prossimo ottobre, a Napoli, del Campionato mondiale del panettone. «Fra le mie proposte - ha concluso Ruggiero Carli - ci saranno soprattutto i lievitati, la colazione, pasticceria fresca e del sud Italia come cannoli e babà. Poi altre gustose sorprese. Sono certo di non deludere i ferraresi». La Pasticceria Bida apre nel 1920 con la signora Giorgina Bida, figlia del pasticcere del negozio Principe di Savoia che in quegli anni a Ferrara era molto noto. Lei non fu da meno e mantenne la fama del padre, anzi superandola poiché è di lei che ancora si parla solo nominando il nome Bida.