Vigarano, Giuseppina e l’elisir di lunga vita: «Ma vorrei riavere la patente»
L’ultracentenaria non smette di stupire e tutti i giorni va in bici a Bondeno. Nella sua giornata tipo non si annoia mai
Vigarano Pieve In marzo la storia di Giuseppina Molinari è passata dalle prime pagine dei quotidiani alle trasmissioni tv. Tutto ha inizio a Bondeno nella notte dell’11 marzo quando le forze dell’ordine allertate da alcuni automobilisti raggiungono e fermano una donna che al volante della sua Panda continuava a girare per le vie del paese quasi avesse perso l’orientamento; dal controllo emergono una patente scaduta da due anni, come pure l’assicurazione e l’età della donna alla guida: 103 anni. Così Giuseppina Molinari sale sulla macchina con un carabiniere che la accompagna nella sua abitazione di Vigarano Pieve mentre un altro sale sulla Panda che da quel momento è sottoposta a sequestro cautelativo.
Nei giorni a seguire "Giose" diventa un personaggio pubblico e si trova a spegnere le 104 candeline in diretta tv e attraverso racconti e aneddoti di chi la conosce si ricostruisce la vita dell’ultra centenaria alla quale però spetta l’ultima parola: «I carabinieri sono stati molto gentili con me, mi hanno riaccompagnata a casa e hanno portato la mia macchina in carrozzeria in attesa che io rinnovi la patente», e a chi le fa notare che forse il rinnovo non le sarà concesso, lei risponde tranquilla spiegando il suo piano B: «Andrò a comprarmi una Vespa e continuerò a raggiungere le mie amiche a Bondeno per giocare a carte». Sono trascorsi più di quattro mesi. Davanti alla villetta di via Mantova a Vigarano Pieve è tornata la calma e Giuseppina nella penombra del suo salotto si racconta. «Non mi hanno ancora permesso di tornare a guidare la mia Panda, ma io sto cercando un dottore che mi faccia la visita per il rinnovo della patente e nel frattempo mi sposto con la bicicletta».
Quando le si fanno notare le alte temperature raggiunte in questi giorni lei risponde mostrandomi le mani: «Con queste ho tanto lavorato nella mia vita, nei campi, negli zuccherifici, i 40 gradi di questa estate sono tanti ma non mi fermo. Bisogna sempre andare avanti». La giornata tipo di Giose inizia in tarda mattinata: «Guardo la tv fino a tarda notte, perché le trasmissioni più interessanti sono quasi sempre in seconda serata, così al mattino mi sveglio tardi», un giro a piedi tra le botteghe del paese dove tutti monitorano la sua presenza e una capatina in bici a Bondeno a comprare la carne dalla macelleria di fiducia. Poi le faccende di casa: «Ogni tanto ho un aiuto esterno per le incombenze più pesanti ma in linea di massima seguo io la casa». Il ferro da stiro appartenuto alla mamma, e l’intoccabile letto matrimoniale antico «è quello dove hanno dormito la mia mamma e il mio papà, mi piace riassettarlo e cambiare le lenzuola, non riuscirei a dormire in nessun altro posto». Ma, chiediamo, come si arriva a 104 anni in ottima salute? «Mi piace mangiare bene. Cibi non troppo grassi perché dopo i livelli del colesterolo si alzano. Oggi mi cucino un paio di scaloppine di vitello con sopra due fette di speck, due fette di polenta e un bicchiere di vino». Nel retro della sua casa lo spazio riservato alle sue 8 galline perché a Giose piace fare la sfoglia con le uova fresche. Nelle stanze della sua casa gli arredi antichi raccontano uno spaccato di vita di Giuseppina. Le due stufe a legna in maiolica: «D’inverno mi scaldo con queste - dice - Sono perfettamente funzionanti; più volte mi sono state offerte somme di denaro importanti ma io non le vendo, erano di mia nonna poi sono passate a mia mamma, e ora sono mie». «Alla mia età ogni giorno è regalato. Io continuo a rivolgermi al Padre Eterno chiedendogli una proroga perché amo la vita, non vivo nel lusso ma ho tutto quello di cui necessito e voglio proprio vedere come si evolverà il mondo».