Ferrara a mattoncini, adesso la città è su Minecraft
Daniele Celestino si è laureato ricreando i luoghi iconici della città: «Una mappa sul videogioco per omaggiare il posto in cui vivo da quattro anni»
Ferrara «Prima facevo le mappe per divertimento o per miei amici, adesso è diventato un lavoro». Se parliamo di trasformare la passione in professione, Daniele Celestino ha proprio fatto centro. Lui ha 23 anni, è nato a Milano e ha vissuto per diciotto anni a Rossano Calabro, ma la storia della sua vita si interseca con Ferrara negli anni degli studi accademici, che oggi, laureato, guarda con grande orgoglio voltandosi indietro.
Il 17 luglio Daniele è diventato dottore in Scienze della Comunicazione all’Università di Ferrara e nella sua tesi ha sviluppato graficamente la città estense. Come? Mattoncino dopo mattoncino sul celebre videogioco Minecraft. E grazie al suo lavoro da oggi Ferrara è visitabile e giocabile sulla piattaforma: basta scaricare il mondo di gioco e il pacchetto risorse collegati alla città, in modo da poterla riprodurre fedelmente, anche nei colori. «Ho anche aggiunto un file con un pdf per spiegare come si entra nella mappa di Ferrara» sottolinea Daniele. Una tesi di laurea inedita da queste parti e il neolaureato illustra i motivi che l’hanno spinto a questa scelta: «Mi sembrava un bel modo per omaggiare la città in cui vivo da più di quattro anni e per sponsorizzare il patrimonio artistico e culturale, sopratutto tra i più giovani. Ho unito le due cose e ho strutturato di conseguenza la mia tesi».
Va aggiunta grande esperienza nel mondo Minecraft perché, oltre a giocarci da quando aveva 12 anni, da cinque Daniele «si occupa di realizzare, in un team strutturato, progetti e contenuti aggiuntivi per conto di Microsoft», azienda proprietaria del videogioco. Si tratta di creare mappe dettagliate per sponsorizzazioni o eventi speciali: «L’anno scorso a febbraio hanno chiesto alla mia azienda un progetto in cui venissero ricreati i parchi tematici degli Universal Studios – racconta –, dunque ci hanno offerto un viaggio in America, prima a Orlando e poi a Los Angeles, per vederli da vicino e poterli riprodurre. E, di fatto, per creare Ferrara Daniele ha usato lo stesso metodo: battere palmo a palmo il centro storico e osservare i monumenti e ogni centimetro lastricato, ogni sampietrino. «A livello di estensione la mappa va Palazzo dei Diamanti alla Darsena – illustra –. Per i dettagli mi sono concentrato soprattutto sul centro storico e quindi piazza Trento Trieste, il Castello Estense, la Cattedrale, il Teatro e corso Martiri della Libertà, piazza municipale. Il resto c’è, è colorato, ma non così dettagliato». Quattro mesi per la mappa, sei in tutto con la tesi. «La Cattedrale è stata la più complicata da fare, in particolare la facciata – rivela –. Siccome da tempo ci sono i cantieri mi sono affidato alle foto di quando era scoperta». Daniele si trasferirà a Reggio Emilia per continuare la magistrale in Comunicazione d’impresa, ma «a Ferrara ci vorrei tornare a vivere». La stessa Ferrara che auspica di «portare sul maxi progetto Build the earth, progetto virtuale, collettivo e internazionale, impegnato a ricostruire l'intera Terra in scala 1:1 su Minecraft».
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