Ferrara, medico assunto dall’Asl decade per doppio lavoro
Aveva omesso di dichiarare di aver accettato altri incarichi fuori provincia. È quindi scattata la “tagliola” del contratto con l’annullamento del rapporto
Ferrara Come è noto il reclutamento dei medici è diventato negli ultimi anni un obiettivo che impone un impegno particolare (per l’emissione di bandi e concorsi e l’aggiornamento continuo di posizioni da ricoprire sul territorio e negli ospedali) alle Asl e alle aziende ospedaliere. Risulta quindi piuttosto curioso che un medico decada perché ha acquisito due incarichi, omettendo di informare l’azienda sanitaria che lo ha assunto dell’esistenza di un altro rapporti di lavoro. Un dettaglio che comporta, a determinate condizioni, la decadenza dalla funzione assegnata.
Questa omissione è costata cara ad un professionista titolare di incarico temporaneo – medico di medicina generale con scadenza ad un anno, a novembre 2024 – in un comune della provincia. Nella documentazione presentata per l’attivazione del contratto aveva dichiarato di «non essere titolare di incarico di guardia medica, nella continuità assistenziale o nella emergenza sanitaria territoriale a tempo indeterminato o a tempo determinato nella regione o in altra regione», scrive l’azienda sanitaria di Ferrara nell’atto che annuncia l’adozione del provvedimento sanzionatorio.
Nello stesso periodo, però, il medico aveva firmato altri due contratti temporanei per servizi di guardia medica con un’altra Asl in regione, dall’1 febbraio 2024 al 31 maggio 2024 e dall’1 giugno 2024 al 31 dicembre 2024. In questo periodo è stata avviata a suo carico un’indagine penale (l’inchiesta è ancora in corso) che probabilmente ha fornito l’input all’Asl di Ferrara per avviare l’approfondimento che ha determinato la decadenza del professionista. Il quale, essendo già titolare di un incarico assegnato dall’Asl estense, non avrebbe potuto avere quegli incarichi provvisori. Da qui il provvedimento sanzionatorio che ha definitivamente interrotto il rapporto di lavoro con l’azienda sanitaria ferrarese.
A questo proposito l’Asl spiega che l’articolo 21 dell’Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i Medici di Medicina Generale elenca «le situazioni nelle quali la coesistenza di due rapporti di lavoro determinano incompatibilità». All’accettazione di incarico a tempo determinato, «e annualmente – o al verificarsi di nuove condizioni – per incarico a tempo indeterminato», viene richiesta al medico «un’autocertificazione informativa attestante la propria situazione professionale. Nel caso di omessa dichiarazione dell’esistenza di un precedente rapporto di lavoro si determina la decadenza automatica del rapporto. Qualora l’Azienda non sia a conoscenza – perché non dichiarati dall’interessato – di altri rapporti di lavoro non è possibile applicare l’istituto dell’incompatibilità (e quindi chiedere al medico di scegliere quale incarico mantenere ed a quale rinunciare)». In questo caso il rapporto di lavoro semplicemente «decade».
Gi.Ca.
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