La Nuova Ferrara

Ferrara

Le statistiche

Turismo, Ferrara tagliata fuori. Male anche i Lidi, bene Ostellato

Turismo, Ferrara tagliata fuori. Male anche i Lidi, bene Ostellato

Gli eventi singoli non trainano e si pensa a incentivare gli operatori dei congressi. Ad Argenta si conferma il “turismo sanitario” grazie all’Ortopedia del Rizzoli

5 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Un semestre in salita per il turismo ferrarese. Gli ultimi dati forniti dalla Regione, relativi ai flussi da gennaio a giugno 2024, fanno segnare per la provincia di Ferrara un -1,4% rispetto allo scorso anno e +3,9% sul 2019, l’anno prima della pandemia, che ha sconvolto il mercato. Dopo un ottimo maggio con addirittura un +61,8 rispetto al 2019 si è assistito a una netta flessione a giugno con un -11,6% rispetto all’analogo mese nell’anno precovid e a un -9,6% sul 2023. A metà anno in tutta la provincia ferrarese non si è superato il muro delle 900mila presenze. Andamento diverso invece per la nazionalità dei turisti. Gli italiani sono in calo del -3,5% rispetto al primo semestre dello scorso anno, ma sono in aumento del +8,2% rispetto al primo semestre 2019. Viceversa i pernottamenti di turisti stranieri fanno segnare un aumento rispetto ai primi sei mesi del 2023 (+3,4%) e un calo (-4,4%) nel confronto con il primo semestre 2019.

Ferrara città

Dopo il positivo exploit di maggio (+28% rispetto all’analogo mese del 2023) che aveva fatto sperare all’inizio della fine di una crisi nelle presenze turistiche nella città d’arte, Ferrara ha avuto un brutto mese di giugno con un -13% di presenze sull’analogo mese del 2023 e un -15,1% sul giugno 2019, facendo tornare il segno meno sull’indicatore percentuale delle presenze turistiche relative al primo semestre di quest’anno. Nei primi sei mesi le presenze in città sono state complessivamente poco più di 220mila che fanno sembrare ancora lontano il traguardo minimo da raggiungere fissato nel mezzo milione di presenze annue. Le percentuali di confronto al giro di boa 2024 parlando quindi di un -1,5% rispetto al primo semestre 2023 e di un -3,3% se il confronto si riferisce ai primi sei mesi dell’anno precovid. Si evidenzia un ritorno degli stranieri rispetto allo scorso anno con un +11,2%, ma non si è recuperato rispetto a prima della pandemia in quanto il dato rispetto a 5 anni fa vede un eloquente -8,7%, a testimonianza che si fa più fatica a recuperare stranieri dopo il covid rispetto ad altre realtà territoriali.

Si riduce ulteriormente la forbice poi nella percentuale di pernottamenti fatti in strutture alberghiere e in quelle extra alberghiere. A Ferrara gli alberghi vengono ora scelti dal 62,7% di turisti, fino a pochi anni fa la cifra superava abbondantemente il 70% e crescono quindi le strutture alternative, con ogni probabilità anche per una questione di prezzi, visto anche l’incremento dei costi nel gestire le strutture alberghiere. Ferrara quindi ancora una volta procede con il freno in un settore dove potrebbe trovare maggiori sbocchi sulla classica direttrice Firenze-Venezia, con le due capitali turistiche che stanno cercando di mettere ordine all’ondata incessante di turisti. L’obiettivo è catturarne un po’. Più che sugli eventi, necessari ma che in termini numerici non stanno dando molto, bisognerebbe puntare maggiormente sul turismo congressuale e qui occorrerebbe più che mai rafforzare le strategie con l’Università e le Fiere.

Lidi Comacchiesi

Sono stati lo scorso anno il vero miracolo turistico dell’Emilia Romagna e da soli hanno praticamente retto quasi l’intera provincia di Ferrara, ma quest’anno le cose non stanno andando altrettanto bene e dopo gli incrementi anche in doppia cifra si è arrivati a metà anno con un -0,7% di presenze turistiche sui Lidi rispetto all’analogo semestre 2023. Dato che non deve preoccupare visto anche il raffronto positivo +7,2% rispetto ai primi sei mesi del 2019, ma è comunque un primo segno meno che interrompe un ottimo periodo per il litorale comacchiese, che ha fatto registrare un netto calo nel piovoso giugno con un -9,2% rispetto all’analogo mese del 2023 e un -11,7% rispetto al giugno 2019. Si registra un minimo recupero degli stranieri +0,2% rispetto al primo semestre 2023 ma non siamo ancora a regime visto il -4% sul semestre 2019. I pernottamenti degli stranieri sono poco più di 200mila e rappresentano quasi un terzo del totale delle presenze sui Lidi che sono state nei primi sei mesi 2024 oltre 611mila. I tedeschi che rappresentano la fetta più grossa con oltre 115mila presenza sono calati rispetto allo scorso anno -3,7%, ma in crescita rispetto al 2019 +2%. Rispetto allo scorso anno sono in calo anche i pernottamenti dei turisti italiano con un -1,2%, mentre è positivo il confronto con il primo semestre 2019 (+13,7%). Buoni i risconti con i turisti provenienti soprattutto da Piemonte, Lombardia e Umbria, in calo rispetto allo scorso anno veneti e emiliano-romagnoli. Se lo scorso anno le località balneari romagnole, anche per colpa dell’alluvione, avevano moltissimi segni meno, quest’anno invece sono in ripresa anche se non raggiungono ancora soprattutto in provincia di Rimini i dati del precovid. Questa piccola flessione per i Lidi comacchiesi è un richiamo a non abbassare la guardia sul piano della ricezione turistico, anche perché resta l’architrave dell’intera provincia.

Altri Comuni ferraresi

Negli altri comuni della provincia di Ferrara, continua ad andare molto bene Argenta che ha superato le 15mila presenze con un +24% sul semestre dello scorso anno e addirittura un +137,6% sul 2019 anche se in questo caso incide il cosiddetto “turismo sanitario” per la presenza dell'Istituto Rizzoli al “Mazzolani-Vandini”. Netto calo per Cento che con poco più di 12mila presenze fa segnare un -37,7% sul 2023 e -38,2% rispetto al primo semestre 2019. Bene Ostellato e il suo turismo vallivo con oltre 5mila presenze e un +7,8% sullo scorso anno e un +17,6% rispetto a primo semestre di 5 anni fa. l

© RIPRODUZIONE RISERVATA