Argenta, cade e si rompe una caviglia: dodicenne lo trova e lo soccorre
L’uomo era rimasto da solo e ferito e non riusciva a chiedere aiuto. Il ragazzino si è fermato, ha prestato assistenza e ha chiamato l’ambulanza
Argenta Ha visto un uomo ferito e si è precipitato a soccorrerlo. Lo ha fatto con serietà e precisione da adulto "professionista", ma ha solo dodici anni e da lì passava per caso in sella alla sua bicicletta. Nicola non solo non si è impressionato, ma ha mantenuto il giusto sangue freddo. L’incidente ieri mattina verso le 11.30 lungo la pista ciclopedonale che da via Benvenuto Tisi conduce al cimitero di Argenta. Un uomo camminando sull’erba, forse inciampando o per chissà quale motivo, è caduto rovinosamente e si è rotto la caviglia, con anche una ferita molto brutta. Era da solo, in quel momento non c’era nessuno ed ha così cominciato a chiedere aiuto, fermo sotto al sole cocente. Dopo un po’ di tempo ha visto arrivare il ragazzino che viaggiava in sella alla sua bicicletta in direzione centro. «Quell’uomo mi ha chiesto aiuto - racconta il giovane soccorritore - . A dire il vero non sapevo cosa fare, perché i miei genitori mi hanno sempre raccomandato di stare attento, di non dare tanta confidenza. Ma quando ho visto la ferita, ho capito di dovermi muovere, perché stava male davvero».
Così il dodicenne si è avvicinato: «Mi ha dato il numero di telefono della moglie e con il mio cellulare l’ho avvisata dell’incidente. Poi mi ha dato quello della madre ed ho fatto altrettanto, quindi ho deciso di chiamare io il 118. Ho parlato con un signore dall’altro capo del telefono il quale mi ha chiesto di spiegare bene dove ci trovavamo e anche che cosa fosse successo e nient’altro. Gli ho raccontato e lui mi ha detto che avrebbe mandato l’ambulanza». Il fatto è raccontato con una tale calma che davvero impressiona perché sorprende un tale comportamento da un ragazzino di 12 anni. Eppure è successo tant’è che, qualche minuto dopo, sulla via Matteotti, è arrivata l’ambulanza con infermiere e autista del pronto soccorso dell’Ospedale di Argenta. Non potendo avvicinarsi con il mezzo di soccorso, un cittadino ha indicato all’autista di imboccare via Tisi e la ciclabile costruita appositamente - ma non utilizzata - per i cortei funebri. Pochi istanti e l’uomo è stato assistito a dovere. Infermiere e soccorritore gli hanno bloccato la gamba sinistra e lo hanno caricato con la barella sull’automezzo con direzione ospedale di Argenta. Sul posto hanno trovato Nicola, serio, con gli occhiali da sole e la voce ferma. «In attesa dell’arrivo dell’ambulanza - riprende il racconto - l’uomo mi ha chiesto se potevo andare a prendere una bottiglia d’acqua. Mi ha dato i soldi e in bici sono corso al bar vicino alla gelateria Mundos (piazza Giovanni XXIII; ndr). Sono tornato indietro e dopo averne bevuto un po’ se l’è rovesciata tutta sulla testa per rinfrescarsi: tutto qui». Tutto qui? E no. Questo ragazzino ha fatto una cosa davvero esemplare che molti dovrebbero imparare. A lui nessuno ha insegnato come ci si deve comportare in questi casi e tutto è successo spontaneamente con grande senso di responsabilità e altruismo. Mio nonno Giorgio (giocatore di bocce; ndr) mi insegna tante cose: lo conosce mio nonno?». Chiede. Alla conferma, il ragazzino soccorritore si è allontanato salutando educatamente e si dovrà scusare con i suoi se, dovendo andare in piazza ha fatto tardi a causa di un imprevisto. E che imprevisto!