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L’episodio

Investita e uccisa a Porto Garibaldi, conducente arrestato per omicidio stradale

Francesco Dondi e Annarita Bova
Investita e uccisa a Porto Garibaldi, conducente arrestato per omicidio stradale

La vittima 92enne stava attraversando la strada sulle strisce. Lo scooterista era ubriaco e guidava pur non avendo la patente in regola

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Porto Garibaldi È uscita dallo stabilimento balneare dopo una serata in compagnia della sua famiglia e si è diretta verso casa. Si è fermata davanti alle strisce pedonali, in viale dei Mille a Porto Garibaldi, ed ha iniziato ad attraversare dopo aver visto che un’auto si era fermata per lasciarla passare. In quel momento però uno scooter guidato da un 49enne del posto è arrivato a tutta velocità, ha sorpassato i mezzi in sosta e l’ha centrata in pieno, uccidendola. È morta così Pina (Giuseppina) Quaglia, 92 anni, turista residente a Milano e che da ormai 17 anni passava le vacanze a Porto Garibaldi. L’uomo alla guida dello scooter, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato e dovrà rispondere di omicidio stradale. Ora è ai domiciliari. Il tasso alcolemico trovato nel sangue era di molto superiore al limite consentito: guidava ubriaco, oltre a viaggiare ad una velocità sostenuta e a non aver rispettato limiti e precedenze. Non solo, pare anche che il mezzo fosse senza assicurazione e lui anche senza patente. Una tragedia che si è consumata sotto agli occhi di decine di persone, in un sabato sera affollato e con la figlia e il genero, con cui la donna si trovava in vacanza, sconvolti.

L’investimento

L’incidente mortale sabato attorno alle 23, su viale dei Mille, il lungomare di Porto Garibaldi. Pina Quaglia, originaria delle Marche ma residente a Milano, è stata travolta e uccisa da uno scooter guidato da un 49enne del posto. Secondo la prima ricostruzione, effettuata dai carabinieri della compagnia di Comacchio, arrivati in forze con anche la pattuglia di Codigoro con il comandante di stazione e i colleghi di Porto Garibaldi con il proprio comandante, la vittima era impegnata nell’attraversare la strada sulle strisce e un paio di aiuto si erano fermate per darle la precedenza. Non lo ha invece fatto lo scooter, arrivato ad alta velocità. L’impatto è stato inevitabile e violento, la 92enne è stata sbalzata a qualche metro di distanza, senza vita. Sul posto sono intervenute un’ambulanza (da Lido Estensi con personale in convenzione di Voghiera Soccorso) e l’automedica, mentre il 49enne è stato accompagnato in ospedale per accertamenti. L’uomo è infatti contuso dall’impatto e - come prassi - è stato sottoposto agli esami per decretare se guidava ubriaco o sotto effetto di sostanze psicotrope e gli esami hanno dato esito positivo. Ci sono dunque gli estremi per l’arresto con l’accusa di omicidio stradale. Le operazioni d’indagine sono proseguite fino alle 2 passate per espletare tutte le pratiche per la prima informativa al magistrato di turno, dottoressa Volta.

Sconvolti

La vittima era stata a cena con figlia e genero, ma si sentiva stanca ed ha deciso di tornare verso casa. Dopo l’investimento i familiari sono corsi in strada, avendo sentito delle urla e qualcuno che si è diretto verso di loro con la faccia sconvolta. Il corpo della 92enne era in strada, già senza vita a qualche metro di distanza dal luogo dell’impatto. Sono stati i carabinieri che con molto garbo hanno preso sotto braccio la figlia della vittima, Loretta Mantellini, e l’hanno accompagnata per un ultimo saluto alla mamma, mentre il riconoscimento è stato fatto da suo marito. Momento molto intensi e forti, con la gente presente che non ha risparmiato offese allo scooterista, portato presto via dall’ambulanza onde evitare il linciaggio. L’uomo è stato tenuto sotto osservazione all’ospedale del Delta di Lagosanto. I carabinieri lo hanno sottoposto subito all’alcoltest e ulteriori analisi sono poi state fatte in ospedale. Sulle sue condizioni al momento dell’incidente non ci sono dubbi: era ubriaco e dovrà rispondere di omicidio stradale. Dopo le dimissioni è stato portato in caserma a Comacchio mentre il corpo di Pina Quaglia all’istituto di Medicina legale di Cona dove si terrà un esame autoptico mentre i familiari aspettano solo il via libera del magistrato per poterla riportare a casa.