La Nuova Ferrara

Ferrara

Prevenzione

Ferrara, divieto di fumo all’università: «All’esterno solo se distante»

Stefania Andreotti
Ferrara, divieto di fumo all’università: «All’esterno solo se distante»

Il provvedimento vale anche per sigarette elettroniche, vaporizzatori e simili

3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Le scene di studenti in apprensione che fumano una sigaretta dopo l’altra in attesa dell’esame saranno solo un lontano ricordo. Alla ripresa delle lezioni a settembre, gli alunni dell’Università di Ferrara troveranno infatti in vigore il "Regolamento per l’applicazione del divieto di fumo nell’Ateneo". «Il fumo di tabacco è ancora la prima causa prevenibile di morte e di malattia - si legge nel documento emanato dalla rettrice Laura Ramaciotti (foto a destra) a inizio agosto - e rappresenta, pertanto, uno dei più gravi problemi di sanità pubblica a livello mondiale. La promozione di stili di vita salutari e la prevenzione dei gravi danni alla salute derivanti dall’esposizione attiva e passiva al fumo di tabacco, pertanto, costituiscono obiettivi prioritari delle politiche sanitarie anche nel nostro Paese e la normativa vigente prevede il divieto di fumare nei locali chiusi, ad eccezione di quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico».

Il regolamento ha lo scopo di definire le regole, le responsabilità e le modalità di applicazione della vigente normativa che impone il divieto di fumo nei luoghi pubblici e prevede le sanzioni per chi viola le disposizioni. «Il divieto di fumo - si legge nel regolamento - si applica ai locali chiusi di tutte le strutture che l’Ateneo utilizza per l’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, e nei confronti di tutti coloro i quali frequentino locali dell’Ateneo, nonché a bordo degli automezzi di servizio. Il medesimo divieto si estende anche all’utilizzo delle sigarette elettroniche oltre che a tutti i dispositivi assimilabili, quali i vaporizzatori di liquidi ed i riscaldatori di tabacco e derivati. È consentito fumare negli spazi esterni aperti di pertinenza degli edifici dell’Ateneo nei quali non si verifichi la possibilità di convogliamento del fumo nei locali dell’Ateneo o una possibile esposizione a fumo passivo di soggetti diversi dai fumatori, in ogni caso non in prossimità degli accessi agli edifici stessi». Negli spazi in cui vige il divieto di fumo, saranno collocati appositi cartelli, adeguatamente visibili, recanti la scritta "Vietato fumare", integrata dal pittogramma, dalla relativa normativa di riferimento, dalle sanzioni applicabili ai contravventori e dai nominativi dei soggetti cui spetta la vigilanza sull’osservanza del divieto di fumo e l’eventuale contestazione delle infrazioni, come precisato nelle seguenti disposizioni.

«Con il nuovo Regolamento Antifumo - spiega il membro dell’Esecutivo Nazionale di Azione Universitaria Gianpaolo Zurma - viene allargato il divieto all’utilizzo di sigarette elettroniche e dispositivi a tabacco riscaldato all’interno degli edifici del nostro Ateneo, come prevede la legge Sirchia. Come Azione Universitaria Ferrara ci siamo espressi favorevolmente sulla proposta avanzata da Unife, la quale non intacca la libertà dei fumatori che vige nella nostra nazione, ma attua la normativa vigente sui luoghi pubblici». La legge di riferimento è la 3/2003 che all’articolo 51 riporta le disposizioni per la "Tutela della salute dei non fumatori". Il più significativo divieto introdotto vent’anni fa è stato quello di fumo in tutti i locali chiusi: le scuole, i luoghi di lavoro privati o non aperti al pubblico, gli esercizi commerciali e di ristorazione, i luoghi di svago, palestre, centri sportivi. Le sole eccezioni: i locali riservati ai fumatori e gli ambiti strettamente privati, come le abitazioni civili. La legge concede la possibilità di creare locali per fumatori. Il Decreto legge 104 del 2013 ha esteso il divieto di fumo anche all’esterno della scuola, purché di pertinenza della scuola stessa. Ora tocca all’Università, che, come in altre città, si impegna per la formazione, ma anche il benessere degli studenti.