La Nuova Ferrara

Ferrara Qualche protesta, anche plateale, sta punteggiando qua e là questa edizione del festival, che ha bisogno evidentemente di assestarsi e prendere le misure della nuova location. «Grazie alla presidente Bottoni dell’organizzazione Buskers Festival che ci ha escluso e penalizzati gravemente» recita ad esempio il cartello affisso alla serranda dello Charme Cafè che giovedì pomeriggio è rimasto chiuso. È il proprietario Pietro Ciaglia a pubblicare la foto sui social e a denunciare il disagio creato dal festival. «Mercoledì - racconta - mi sono ritrovato le transenne a pochi metri dal locale, per poi scoprire che quel tratto di corso Biagio Rossetti è adibito ad uscita d’emergenza del festival. Non possono transitare nemmeno i residenti, solo veicoli dei soccorsi e forze dell’ordine, tant’è che ho dovuto insistere anche io prima che mi lasciassero passare per poter aprire il bar». S’ipotizzavano pochi disagi grazie ai pochissimi residenti nella zona spettacoli, ma bisogna appunto tener presente le attività. «Giovedì pomeriggio - continua Ciaglia - mi sono ritrovato costretto a tenere il locale chiuso. L’unico incasso del giorno precedente è stato un caffè e con questa cifra non posso permettermi di pagare le utenze e i dipendenti per mantenere aperto». Il proprietario si dice comunque disponibile a un incontro con gli organizzatori per provare a risolvere la questione. «Non sono di Ferrara - conclude - e non conosco personalmente la famiglia Bottoni. Nessuno degli organizzatori è venuto prima dell’inizio ad avvisarci della chiusura e ci siamo ritrovati a vivere questo disagio. Confido che con un appello pubblico possa nascere un dialogo tra le nostre realtà, altrimenti sarò costretto a restare chiuso anche i prossimi giorni, perdendo tutti i possibili incassi». Nel frattempo, qualche buskers in piazza si è "infiltrato": l’altra sera una giocoliera con il fuoco, ieri pomeriggio una violinista.