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Ferrara Buskers Festival, la nuova formula coinvolge la politica

Ferrara Buskers Festival, la nuova formula coinvolge la politica

Dura la Ferraresi: «Dal 2019 al 2023 la manifestazione ha goduto di oltre 900mila euro di fondi pubblici»

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Ferrara Finito il Festival, se ne continua a parlare. Ai commenti social si uniscono gli esponenti della politica locale. Il giorno dell’inaugurazione era arrivato il sostegno dell’ex consigliera Pd Ilaria Baraldi che in un post aveva scritto: «Inizia questa sera il Ferrara Buskers Festival nella sua nuova formula. In bocca al lupo a Rebecca Bottoni e a tutto lo staff, alle musiciste e ai musicisti, ma non solo. In bocca al lupo a tutti perché il successo del festival non può che essere il miglior auspicio per Ferrara».

A evento concluso interviene invece un’altra ex consigliera, Anna Ferraresi (Civica Anselmo). «Negli ultimi giorni il Festival è stato al centro di un acceso dibattito che ha coinvolto cittadini, artisti e amministratori. Al centro delle polemiche, l'introduzione del biglietto d'ingresso, una misura che ha sollevato numerosi interrogativi sul futuro di un evento che, fin dal 1988, è stato simbolo di libertà artistica e accessibilità. L'imposizione di un costo d’ingresso di 11 euro (più prevendita se acquistato online) e la scelta di confinare il festival in una sola via, rappresentano una deviazione preoccupante dallo spirito originario della manifestazione. Il Ferrara Buskers Festival è nato per portare l'arte nelle strade, accessibile a tutti e senza barriere economiche. Questa decisione rischia di snaturare un evento che è sempre stato sinonimo di libertà espressiva, aperto a chiunque volesse lasciarsi sorprendere dalla magia dell'arte di strada. Evolversi è naturale per qualsiasi evento, ma è essenziale che questo avvenga nel rispetto delle sue radici. La commercializzazione forzata potrebbe alienare il pubblico storico, tradendo le aspettative di chi, da anni, considera il Ferrara Buskers Festival un appuntamento imperdibile e autentico. Un altro aspetto cruciale riguarda i contributi pubblici ricevuti dal festival nel corso degli anni. Invito tutti i cittadini a consultare la sezione trasparenza del sito ufficiale del Ferrara Buskers Festival per informarsi in modo diretto e consapevole».

E ancora: «Dal 2019 al 2023, il Ferrara Buskers Festival ha beneficiato di oltre 900.000 euro in finanziamenti pubblici, provenienti da enti come il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Ferrara, il Comune di Comacchio e la Camera di Commercio. In particolare, nel 2018 l’associazione organizzatrice ha ricevuto oltre 248.000 euro in finanziamenti pubblici, dimostrando l’importanza che le istituzioni hanno sempre attribuito a questo evento. Di seguito, i contributi pubblici erogati negli ultimi anni: 175.283,72 euro nel 2019, 172.047,22 euro nel 2020, 191.491,34 euro nel 2021, 184.094,74 euro nel 2022, 192.752,97 euro nel 2023. È forse arrivato il momento di prendersi una pausa e riflettere sul futuro del Ferrara Buskers Festival. Un'opportunità per tornare alle radici, per rinnovare l'impegno verso quella libertà artistica che ha fatto innamorare migliaia di persone. Un ritorno all’essenza che ha reso questo festival unico nel suo genere, simbolo di una cultura libera, senza confini e accessibile a tutti».