Ferrara, un luglio positivo per il turismo: i Lidi trainano la Provincia
I nuovi dati della Regione aiutano anche la città a sorridere dopo mesi difficili. La costa è la locomotiva ferrarese ma soffre il ritorno della riviera romagnola
Ferrara Ancora numeri con davanti il segno negativo, ma sono decisamente meno deficitari rispetto alla debacle fatta registrare nel primo semestre e in particolare rispetto al mese di giugno. I dati sull’andamento turistico, diramati nelle ultime ore dal settore Statistica della Regione Emilia-Romagna, confermano il difficile momento che sta attraversando il settore in provincia di Ferrara, pur con i dovuti distinguo.
Nei primi sette mesi dell’anno si è superato il muro del milione e mezzo di presenze sull’intero territorio ferrarese che equivale a un -1,8% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno e a un +2% se il confronto viene fatto con il 2019, l’anno primo del Covid. Dati che certificano che nel 2024 i Lidi comacchiesi da gennaio a luglio detengono il 77,26% delle presenze nel Ferrarese. In particolare, solo nel mese di luglio si registrano poco più di 630mila presenze frutto soprattutto, visto il periodo stagionale, dell’impulso dei Lidi che da soli proprio a luglio fanno il 90,33% sul totale delle presenze.
Il traino dei Lidi La locomotiva Lidi è quindi più che mai trainante, ma pur avendo un positivo riscontro rispetto all’ultimo anno prima della pandemia con un +2,5%, perde un po’ di terreno nel confronto con lo scorso anno, facendo segnare un -1,7%, un po’ in controtendenza rispetto alle altre località turistiche della costiera romagnola che dopo non positive annate 2022 e 2023, stanno avendo ora numeri più confortanti e di netta ripresa anche se ancora lontani dai riscontri prima del Covid. Tra l’altro i Lidi consolidano, in termini di presenze di turisti stranieri, un aumento rispetto allo scorso anno sia nel lungo periodo (+1%), sia nel mese di luglio (+3,6%) e rappresentano in quest’ultimo caso il 43,27% sul totale delle presenze, riducendo la forbice con i turisti italiani (che hanno fatto segnare a luglio un -11,1% sul 2023). In controtendenza invece il confronto tra questo 2024 e l’anno prima della pandemia: -4,2% per gli stranieri e un +7% per gli italiani. In pratica c’è un ritorno degli stranieri, specie tedeschi (+2,3% sul 2023) e dell’est Europa, mentre gli italiani sono in parte approdati a loro volta verso altri lidi.
Il capoluogo A Ferrara città, luglio è stato il mese dopo maggio dove si sono registrate più presenze turistiche in questo 2024: 42.218 (-0,3% sull’analogo mese dello scorso anno e +9,4% su luglio 2019) che hanno fatto salire il totale delle presenze annue a 262.728 (-1,3% sul 2023 e -1,4% sul 2019), un dato ancora lontano rispetto all’obiettivo minimo del mezzo milione di presenze all’anno. Luglio presenta un’altra anomalia, fa segnare una crescita degli italiani del +8,3% e un calo degli stranieri con un -11,2%, entrambi in dati sono infatti in controtendenza rispetto al computo complessivo dei primi sette mesi del 2024 che vedono un calo generale degli italiani (-4,3%) e una crescita degli stranieri (+5,9%, legata probabilmente agli eventi congressuali).
In regione, tanto per non andare lontani, Bologna, Modena e Ravenna hanno una marcia in più, mentre Ferrara arranca ancora.