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Il post-pandemia

Covid, tanti ferraresi ammalati. Le farmacie finiscono i tamponi

Covid, tanti ferraresi ammalati. Le farmacie finiscono i tamponi

Impennata di positività e in alcuni presidi i test rapidi scarseggiano

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Ferrara Febbre, tosse secca, difficoltà respiratorie, naso che cola, congestione nasale, mal di gola, mal di testa, voce rauca, dolori muscolari e articolari. Sono i sintomi più comuni del Covid 19 che nel finale di questa torrida estate stanno interessando moltissimi ferraresi, colpiti dal virus. Questi sintomi in crescita sono certificati anche dal sensibile incremento registrato a Ferrara negli ultimi giorni della richiesta di tamponi rapidi, con alcune farmacie che sono rimaste senza l’apposito “fai da te” e hanno dovuto aumentare le richieste.

Molti casi ma non è emergenza Per dirla come l’assessore regionale alla sanità Raffele Donini, il Covid non è più un’emergenza ma una realtà diffusa. Anche i dati, pur in aumento, non rendono tuttavia come in passato l’entità precisa del fenomeno, visto che in molti non si sottopongono a un tampone che certifica ufficialmente in caso di positività, l’avvenuto contagio. Non siamo ai livelli della prima fase della pandemia, scoppiata nel 2020, ma questo ritorno del Covid sta creando non pochi problemi non solo sanitari. I casi hanno fatto registrare nelle ultime settimane un’impennata con il virus che sta circolando con rapidità, contagiando i ferraresi, molti dei quali tornati malati dalle ferie ed hanno presentato il certificato medico, mentre altri in partenza hanno dovuto rimandare di qualche giorno la vacanza. Complice anche una stagione molto calda e umida, con lo sfrenato uso degli impianti di climatizzazione che favorisce la circolazione del virus, c’è stato in aggiunta anche l’arrivo di una nuova variante che ha portato a un incremento dei casi. Nella maggior parte comunque si tratta di forme lievi. Indicativamente, la sintomatologia indotta dall'infezione, ha una durata compresa fra i 2 e i 5 giorni circa.

I consigli sanitari I medici consigliano di rimanere a casa fino al termine dei sintomi, laddove presenti. Indossare una mascherina, preferibilmente Ffp2, se si entra a contatto con altre persone. Prestare particolare attenzione all’igiene delle mani, lavandole bene con acqua e sapone o utilizzando apposite soluzioni igienizzanti. Evitare ambienti affollati. Evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o Rsa. Avvisare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti al tampone positivo, a maggior ragione se anziane, fragili o immunodepresse. Contattare il medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le proprie condizioni cliniche peggiorano.

Le regole Negli ultimi tempi sono in vigore norme meno ferree per arginare i contagi. Niente più green pass e tampone negativo come nella fase apicale dell’emergenza, chi è affetto da Covid non ha più vincoli ufficiali, ma è bene comunque anche nel rispetto delle persone che ci circondano, soprattutto le più fragili, adottare dei precisi comportamenti per impedire il contagio. Non è più necessario il tampone negativo per poter uscire da casa, ma si consiglia attenzione. In vista anche dell’imminente riapertura delle scuole, è bene rispettare questi comportamenti virtuosi. l

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