Scuole senza palestra, provincia di Ferrara flop a livello nazionale
Meno del 30% degli istituti sono dotati di strutture sportive e arrivano i finanziamenti
Ferrara Quella estense è tra le dieci provincie in Italia con meno del 30% di scuole dotate di palestra. Un dato che emerge dal report di Save the Children sulle disuguaglianze territoriali nell’offerta di spazi e servizi scolastici, su tutti mense e strutture sportive. A tal proposito è stato analizzato come il Piano nazionale di ripresa e resilienza possa offrire un’opportunità unica per affrontare queste criticità attraverso investimenti mirati nel comparto scolastico.
Infatti, tali finanziamenti potrebbero contribuire a colmare numerosi divari esistenti relativi al servizio mensa e del tempo pieno e alla presenza di palestre nelle scuole, purché queste risorse vengano indirizzate verso quei territori dove inferiore è tale offerta e dove si concentrano maggiormente i minori in condizioni socioeconomiche di svantaggio. Nello specifico, 1 miliardo e 375 milioni di euro – dei 17,059 miliardi assegnati al Ministero per l’Istruzione e per il Merito – è stato destinato al miglioramento delle infrastrutture scolastiche e al relativo incremento dell’offerta formativa.
Benefici Infatti, potenziamento dei servizi e benessere formativo viaggiano di pari passo. Nella lotta alla povertà educativa, la mensa e il tempo pieno o prolungato rappresentano servizi essenziali per ridurre efficacemente i divari negli apprendimenti e nelle opportunità educative, contrastando la dispersione scolastica. L’attività sportiva poi rappresenta non solo un’opportunità per lo svago, il benessere fisico e lo sviluppo socio-emotivo dei bambini, ma anche un elemento fondamentale per rafforzare l’apprendimento.
La mensa Dai dati presi in considerazione da Save the Children (i più recenti pubblicati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, dunque relativi all’anno scolastico 2021/22), risultano forti disparità territoriali nella presenza di mense a scuola. Soltanto il 36,9% degli alunni delle scuole statali primarie e secondarie di I grado hanno accesso al servizio mensa: in alcuni casi – Biella e Monza Brianza – raggiungono il 70%, con Trento che arriva a 91,3%, mentre in altre province (in larga parte quelle delle regioni meridionali) la copertura non arriva neppure al 10%. E Ferrara? Nella provincia estense gli studenti di elementari e medie che nell’anno scolastico 2021/22 hanno avuto accesso alla mensa sono il 48,6%. Per incrementare il servizio sono arrivati finanziamenti per 5.747.390 euro, che hanno coperto nove interventi (4,5 ogni 10mila studenti). Nella speciale classifica della distribuzione delle risorse Ferrara si trova al 35º posto su 104 province di tutta Italia: i fondi assegnati dal Pnrr sono stati preallocati a livello regionale tenendo in considerazione il numero di studenti delle scuole statali del primo ciclo di istruzione e il gap infrastrutturale, mantenendo sempre un limite di finanziamento per le regioni del Mezzogiorno del 40%. Gli interventi da ammettere a finanziamento sono stati conseguentemente individuati secondo alcuni criteri, tra cui l’assenza di mense alla scuola primaria, l’inagibilità totale o parziale dei locali attualmente adibiti a mensa, la tipologia di intervento e anche il tasso di disagio negli apprendimenti sulla base delle rilevazioni condotte da Invalsi.
Tuttavia, la densità progettuale non sempre ha un impatto sulle disuguaglianze già esistenti e spesso la distribuzione delle risorse si rivela disomogenea.
La palestra Tasto dolente è il dato sugli istituti sportivi: la provincia di Ferrara presenta solo il 28,5% di scuole dotate di palestre e condivide il dato negativo (relativo all’anno scolastico 2022/23) con altre nove località, ovvero Palermo, Crotone, Catanzaro, Cosenza, Catania, Vibo Valentia, Messina, Reggio Emilia e Gorizia. In 24ª posizione (su 104) per finanziamenti: 5.686.365 per tre interventi. Le province con meno del 30% di scuole con palestra hanno ricevuto circa 51,3 milioni euro per 72 interventi, ovvero tre progetti ogni 100 scuole. Tuttavia, la distribuzione rimane disomogenea: Crotone ha ricevuto 14 interventi, mentre Palermo, pur con una maggiore popolazione scolastica, ne ha ricevuti solo 6. Nonostante i 433 interventi complessivi sulle strutture sportive scolastiche rappresentino un passo avanti, essi risultano insufficienti per ridurre i divari tra le province.
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