Lido Estensi, Ugolini si presenta e carica FdI: «Prendiamoci l’Emilia»
La candidata di centro destra: «Non posso morire in una regione governata dal Pd»
Lido Estensi Approdano in massa sulla spiaggia di Lido Estensi: ministri, governatori, sottosegretari, parlamentari e l’intendenza che segue. Si appostano al Bagno Blue Moon, ombrelloni e lettini chiusi, atmosfera tristanzuola da fine estate. Quando erano “underdog” mangiavano tortellini fatti in casa alla Festa Tricolore di Mirabello con Giorgio Almirante e Gianfranco Fini (qui non lo vuole sentire nominare nessuno, è l’Innominabile). Adesso sono i Fratelli d’Italia e dopo lo sbarco dall’Adriatico puntano dritti verso Bologna, intesa come palazzio della Regione Emilia-Romagna: il grande obiettivo.
Siamo alla festa regionale del partito, il primo d’Italia, in Emilia Romagna c’è ancora tanto da masticare, anche se sulla costa ferrarese si veleggia oramai anche attorno a punte del 40%.
È l’occasione per la candidata alla presidenza della Regione Elena Ugolini di presentarsi.
Lei, la civica, la moderata e i “destri”. Ricorda l’infanzia a Miramare di Rimini, il lavoro nel mondo della formazione, e poi zac. «Non posso morire in una regione governata dal Pd». Applausi. Il nostro obiettivo, prosegue la Ugolini, «è non avere il governo gli stessi di sempre: hanno come unico obiettivo quello di conservare il potere e i privilegi. Quando sui Cau de Pascale dice di voler cambiare il sistema, non può farlo: sarebbe un cambiamento solo per convenienza elettorale».
Il modello Giorgia
In mezzo un elogio di Giorgia Meloni è d’obbligo, «una donna che ha saputo costruirsi e che sta dimostrando di sapere governare bene, per il bene di tutti». Quindi i perni di un suo possibile governo: giovani, famiglie (“qui non esistono politiche familiari”), sanità (“i pazienti non devono più girare come viandanti per prenotare esami e visite specialistiche: serve una sanità di base che funzioni, valorizzando le professionalità di medici e infermieri) e urbanistica (“l’ultima legge regionale ha aggravato lacci e lacciuoli, c’è un ambientalismo estremo e non esiste un piano casa”). Poi una captatio benevolentiae da qualche brivido in platea: «Sento più libertà nel mondo di quello che loro chiamano dei fascisti rispetto a quello degli altri».
Di infrastrutture ha parlato nel dibattito successivo, un panel con dirigenti nazionali del settore, il viceministro Galeazzo Bignami: «Bonaccini diceva che questa sarebbe stata la legislatura della Sassuolo-Campogalliano e della Cispadana: non hanno fatto assolutamente nulla. E sulla variante della Ss 16 di Argenta, che è stata bocciata dal Tar, il progetto era vecchio di 20 anni: vedremo in Consiglio di Stato». Da Bignami altro affondo verso il governo della Regione: «Per vent’anni non ha mai fatto pesare il suo valore nei confronti dei governi nazionali, perché era succube. Sia chiaro: se qui ancora si sta bene non è grazie al Pd ma nonostante il Pd».
In mattinata era intervenuto Nello Musumeci, ministro della Protezione civile: «L’Italia è il paese più fragile per la sua natura geologica e qua oggi ci troviamo in una delle zone italiane maggiormente a rischio».
Bonaccini nel mirino
Poi l’attacco, anche se un po’ arzigogolato, alla gestione Bonaccini: «Se un fiume esonda per dieci volte vuol dire che la Regione, che interviene per ripristinare le condizioni iniziali, non ha lavorato come avrebbe dovuto. Parlo della Regione in generale e non di questa. Potrei anche parlare di questa ma in ottica delle elezioni - conclude Musumeci - non mi abbandono a commenti strumentali». L’evento sulla riviera ferrarese di Fratelli d’Italia si concluderà nella giornata odierna. La chiusura è prevista questa mattina: alle 10 un incontro sulla destra romagnola con i consiglieri regionali Luca Cuoghi e Giancarlo Tagliaferri, la capogruppo Marta Evangelisti, più vari coordinatori di partito e amministratori; alle 11.30 l’ospite più prestigioso della giornata il presidente del Senato Ignazio La Russa.