Incubo alluvione in Emilia Romagna, due dispersi e oltre mille sfollati
Pesantissimo il bilancio del maltempo, l’allerta resta massima
È il pesantissimo bilancio della nuova ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna, con piogge fino a oltre i 350 millimetri nella zona tra Ravenna e Brisighella. Ci sono due dispersi, un migliaio di sfollati, frane e case gravemente danneggiate. Il ciclone Boris arrivato in Italia si è abbattuto con particolare violenza sulla Romagna e nel bolognese, facendo rivivere l'incubo dell'alluvione del maggio 2023.
Quattro i bacini interessati, con tracimazioni nei territori tra Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena. Il Lamone è sormontato a Faenza, Traversara e Ponte Castellina. Evacuati tutti i piani terra nella zona di Bagnacavallo - con l'indicazione alla popolazione di salire ai piani alti delle abitazioni - dove però si registrano due dispersi: una persona -secondo alcune testimonianze - era all'interno di una casa crollata, mentre l'altra sarebbe stata portata via dalla corrente. La rottura di entrambi gli argini ha provocato "una fortissima situazione di pericolo in tutto il territorio a nord del Lamone sia nel territorio del comune di Bagnacavallo che nel territorio del comune di Ravenna", ha detto il sindaco Michele de Pascale, ordinando l'evacuazione totale di tutti i residenti nell'area del Reno. A Forlì il Montone ha esondato allagando i quartieri di San Benedetto e Villanova.
Sull'Appennino, critica la situazione a Modigliana, sott'acqua dopo l'esondazione dei torrenti Tramazzo e Marzeno. A Rimini una parte della città ha avuto un blackout nella notte, mentre la frazione di Montefiore è rimasta isolata. Allagamenti anche nel bolognese, causati in più punti dai fiumi Idice, Quaderna e Sillaro. Oltre 200 gli interventi effettuati dei vigili del fuoco, supportati da oltre 500 volontari della Protezione Civile provenienti da diverse regioni italiane. Oltre le 30 persone bloccate in casa sono state salvate con gli elicotteri. A fine giornata, l'ultimo aggiornamento della Prefettura di Ravenna conta 634 tra persone evacuate, mentre si cercano ancora i due dispersi, anche se non risultano ancora denunce di scomparsa. Restano chiuse anche domani le scuole e le Università, così come, fino alle 5, la linea ferroviaria Ravenna-Ferrara.
A Lugo l'Istituto comprensivo 'F. Baracca' di Lugo (Ravenna) è stato trasformato in un centro di accoglienza per gli sfollati. A rischio anche l'ospedale, pronto, se necessario a spostare pazienti e macchinari. "L'emergenza non è assolutamente finita", ha dichiarato il capo Dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabio Ciciliano. "Rispetto all'evento del 2023 sono di meno i fiumi interessati da eventi che stiamo gestendo, mentre in questo caso gestiamo fenomeni su bacini ridotti", ha spiegato Irene Priolo, presidente facente funzioni della Regione. "Meno fiumi coinvolti ma scenario identico" al maggio del 2023, ha detto a LaPresse il Prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa. Confermata anche per domani l’allerta rossa in Romagna e nel Bolognese per criticità idraulica e idrogeologica mentre nel Modenese l’allerta è arancione.