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Alluvione, in arrivo la piena e Campotto spera di salvare le case

Annarita Bova
Alluvione, in arrivo la piena e Campotto spera di salvare le case

L’acqua del Reno e dell’Idice avanza lenta. Intanto gli agricoltori incalzano: «Occorre fare manutenzione»

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Col fiato sospeso. Come previsto, a Campotto l’acqua è arrivata fin nei cortili delle case evacuate e in alcuni casi è entrata al piano terra. Fino a ieri sera la situazione era comunque sotto controllo anche perché, ed è bene ricordarlo, in questa zona gli allagamenti sono “pilotati”, proprio per scongiurare il peggio. Il sindaco di Argenta Andrea Baldini è sempre sul posto, dando costanti aggiornamenti. «In queste ore la piena del fiume Reno attraverserà il nostro territorio e non abbiamo evidenza di particolari problematiche – ha detto -. Indubbiamente è una piena importante ma che desta la necessità di essere attenti non di essere allarmati».

Situazioni critiche Su Santa Maria Codifiume in particolare c’è un po’ di tensione legata all’accumulo di legname che si sta verificando in prossimità del ponte della via provinciale. L’operazione di rimozione è complessa e verrà fatta nei prossimi giorni. «La presenza di legna non sta assolutamente compromettendo il deflusso dell’acqua che è in questo momento regolare - assicura Baldini -. Abbiamo invece delle problematiche nell’area di Campotto». Va specificato che le parole del primo cittadino sono di ieri. «La rottura dell’Idice e del Quaderna hanno portato tanta acqua all’interno di questo bacino idrografico, in aggiunta a quella che è arrivata dall’importante piogge dei due giorni precedenti». In pratica «in questo momento l’impianto idrovoro di Valle Santa riceve più acqua di quella che può portare. Poiché dunque l’impianto idrovoro è in situazione di difficoltà, il Consorzio di Bonifica Renana ha aperto le paratie lasciando defluire una parte del canale Garda menata all’interno delle campagne prospicienti». Questo genera un allagamento di alcune abitazioni e di un’area agricola piuttosto importante. «È un allagamento in questo momento controllato è necessario - sottolinea il sindaco -. Monitoriamo la situazione ora dopo ora e abbiamo un’aspettativa che anche attraverso l’implementazione delle pompe che in questi in queste ore sono state montate possa essere tenuta sotto controllo la situazione dell’allagamento». Sorvegliate in particolare due aree: all’interno dell’area di Ponte Canale, un’area difficile che già durante l’alluvione 2023 ha avuto delle problematiche molto importanti, e l’area di Valle Santa. «Al momento teniamo le dita incrociate - spiegano i residenti evacuati -. Ma l’incubo non è finito». Ieri sul posto anche la consigliera Gabriella Azzalli: «Resto a disposizione», ha detto.

Le campagne «Dopo soli 16 mesi dall’alluvione quegli stessi terreni sono nuovamente sott’acqua; questi eventi non possono più essere considerati eccezionali e vanno pertanto gestiti in modo adeguato, provvedendo in tempi rapidi ad attuare un piano di sistemazione idraulica dei corsi d’acqua, che preveda la pulizia degli alvei e la messa in sicurezza delle arginature, evitando che detriti, tronchi e vegetazione sradicata dalle sponde dei canali finisca poi per ostruire il decorso delle acque». Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Ferrara Francesco Manca, dopo gli eventi che hanno messo nuovamente in ginocchio cittadini ed aziende agricole, di nuovo colpite da questa sciagura. «Il settore primario è infatti quello maggiormente coinvolto e danneggiato da questi eventi; bisogna curare adeguatamente la manutenzione degli alvei di fiumi e torrenti e procedere con le opere di bonifica necessarie ad evitare tali disastri, superando quei veti ambientali che stanno rallentando o, peggio, impedendo quelle opere che oggi più che mai, con il cambiamento climatico in atto, sono indispensabili per la messa in sicurezza di paesi ed attività produttive».

«Nella zona di Campotto la situazione è molto simile a quella del 2023 – interviene Carlo Alberto Gennari, presidente della delegazione di Argenta di Confagricoltura – : con l’apertura della chiavica Accursi, sul torrente Idice, sono stati allagati i campi di nostre aziende associate, le quali hanno in campo ancora soia e bietole, che a questo punto probabilmente sarà difficile riuscire a raccogliere. Inoltre via Vallesanta è stata sottoposta ad ordinanza di evacuazione: lì vi sono alcune aziende ed un agriturismo nostro associato; c’è grande apprensione per la piena in arrivo. Questo ulteriore flagello mette in forte rischio le prossime semine – conclude Carlo Alberto Gennari – , con la concreta possibilità che la prossima possa essere un’altra annata agraria fallimentare».