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Ferrara, sit-in per Morena: «Deve tornare in teatro»

Stefano Ciervo
Ferrara, sit-in per Morena: «Deve tornare in teatro»

Ovazione per la “senza contratto”: «Non molleremo fino a quando non sarà reintegrata»

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Ferrara Un’ovazione che non finiva più, poi il coro con il suo nome ripetuto tante volte, «Morena, Morena». E lei che non riusciva a dire nulla se non ringraziare con il sorriso e le mani. Così una rappresentanza massiccia dei dipendenti del Teatro Comunale, ed esponenti del mondo culturale e sindacale non solo ferrarese, hanno accolto Morena Morelli, la storica collega e rappresentante sindacale Cgil che dopo trent’anni si è vista negare il rinnovo del contratto a termine. È stata accolta nel cerchio di affetto e solidarietà allestito ieri pomeriggio alle 17.30 all’ingresso dell’Abbado, nel sit-in organizzato dalla Slc Cgil per dare «un segnale, il migliore possibile, al Cda della Fondazione Teatro e al nuovo direttore» ha spiegato il segretario provinciale Fabio Artosi. E Viviana Gardi, responsabile del Dipartimento Produzione culturale Slc Emilia Romagna, è arrivata apposta lì per dire che «non molleremo su questa vicenda, dev’essere chiarissimo a tutti, finché Morena non sarà reintegrata. È stato un atto assolutamente non corretto, sono venuti qui lavoratori da Bologna e dal resto della regione per rimarcare questo concetto».

La Cgil ha abbinato il presidio ad uno sciopero di mezz’ora, che ha fatto ritardare l’avvio dello spettacolo del conservatorio, e serviva per stare nella cornice della nuova legge contro l’interruzione dei servizi pubblici, «come sapete tra poco dovremo lasciare questo spazio per non incorrere nella nuova legge» aveva avvertito Artosi, per tutti coloro che non volevano essere i primi in Italia ad “inaugurare” il pesante impianto sanzionatorio. La mobilitazione, in ogni caso, andava intesa «come lotta di tutti i lavoratori del Teatro», anche perché il mancato rinnovo del contratto di Morelli va inquadrato nell’ambito delle attuali norme. Dei 44 dipendenti del Comunale, infatti, 21 sono a tempo determinato, nel senso che vengono rinnovati puntualmente ad ogni inizio stagione: siamo a quasi il 50%, mentre la normativa impone di non superare il 30%.La rappresentante sindacale è l’unica a non essere stata confermata, gli unici altri due precedenti negli anni, è la sottolineatura sindacale, erano di persone che se ne sono andate volontariamente. «Noi puntiamo ad aumentare il numero di dipendenti da stabilizzare, si tratta di persone che hanno un rapporto stabile con il Teatro» ha ribadito il segretario Slc Cgil.

A portare solidarietà alla dipendente non confermata sono arrivati esponenti politici, «come insegnante conosco personalmente Morena, non so dire di quante iniziative con le scuole è stata l’animatrice instancabile» è la testimonianza di Barbara Diolaiti (Verdi). I sindacati due giorni fa hanno chiesto un incontro al sindaco Fabbri, anche ieri sollecitato.