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Il caso

Ferrara, indagine per violenza sessuale su una 13enne: «Papà mi ha molestata»

Daniele Oppo
Ferrara, indagine per violenza sessuale su una 13enne: «Papà mi ha molestata»

Le indagini sono partite dopo la denuncia in classe. Per la psicologa è suggestionabile

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Ferrara Lei accusa il padre di averla toccata anche nelle parti intime, oltre che di averle rivolto commenti a sfondo sessuale. Lui nega tutto. La psicologa ritiene che non sia opportuno che la ragazza testimoni, perché suggestionabile e non attendibile, per via, soprattutto ma non solo, di un fattore: quando parla del suo rapporto con i genitori, ripete le cose, le frasi, che anche la madre ha riferito alla psicologa. L’indagine è ancora in corso, ieri si è tenuto un’incidente probatorio, ovvero un’anticipazione del processo già in fase di indagine per "cristallizzare" la prova. Il giudice delle indagini preliminari Andrea Migliorelli ha ascoltato la relazione della psicologa, chiamata a dare indicazioni sull’affidabilità della persona offesa, una ragazza di 13 anni, sulla credibilità del suo racconto, sulla possibilità che ciò che ha riferito sia frutto di manipolazione esterna oppure di qualche altro fattore che incide sulla formazione e l’esternazione del pensiero in una fase delicata come è il passaggio nell’adolescenza e ancor di più in una situazione familiare compromessa dalla rottura tra genitori.

La conclusione dell’esperta, che si è basata sull’ascolto della ragazza e la somministrazione di appositi test, è che ci siano elementi che possono far dubitare sulla genuinità del racconto. Dubbi che, seppure provenienti da una fonte qualificata, in questa fase (come detto, siamo ancora in indagine), non sono risolutivi e hanno bisogno di essere accostati ad altri elementi emersi nel corso delle indagini e alle parole della stessa ragazza. Anche per questo il giudice ha comunque deciso di ascoltarla, nelle modalità particolari dell’audizione protetta. L’indagine per violenza sessuale aggravata è stata avviata questa primavera dopo che la stessa ragazza ha raccontato in classe dei presunti atteggiamenti e comportamenti tenuti dal padre. La scuola ha subito avvisato la Polizia di Stato - l’indagine è della Squadra mobile - che ha proceduto a sentire la ragazza e raccogliere gli elementi utili a ricostruire cosa sia accaduto.