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Il processo

Codigoro, patteggia un anno e quattro mesi per la morte di Stefano Garbellini

Daniele Oppo
Codigoro, patteggia un anno e quattro mesi per la morte di Stefano Garbellini

Si chiude la vicenda giudiziaria sull’incidente che costò la vita al 27enne

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Codigoro Si è concluso il patteggiamento della pena a un anno e quattro mesi di reclusione, con il beneficio della sospensione condizionale, il processo a carico di Nicola Finetti, 22enne di Massa Fiscaglia che giovedì 1º dicembre 2022 era alla guida del Bmw 320 che si scontrò con la Fiat Puma condotta da Stefano Garbellini, 27enne che stava tornando a Ferrara da Codigoro, dove aveva appena finto di allenarsi con la squadra locale, la Nus Codigorese. L’incidente avvenne poco dopo le 22 sulla provinciale 68, in territorio di Migliaro, davanti al bar La Sosta. Nel violentissimo impatto tra i due veicoli Garbellini morì sul colpo, mentre Finetti riportò gravi lesioni e venne trasportato con massima urgenza all’Ospedale Maggiore di Bologna con l’elisoccorso. Altri due ragazzi, due compagni di squadra di Garbellini e che viaggiavano con lui sulla Ford Puma, rimasero feriti in maniera grave e vennero portati all’ospedale Sant’Anna di Cona.

Ieri, davanti alla giudice dell’udienza preliminare Silvia Marini, si è chiusa la vicenda giudiziaria. Finetti, assistito dall’avvocato Gian Luigi Pieraccini (ieri in udienza il suo collega Simone Berghenti) aveva già provveduto al risarcimento del danno e per questo la famiglia del ragazzo deceduto aveva ritirato la costituzione di parte civile, ma ha comunque presenziato all’ultima fase del procedimento, visibilmente e comprensibilmente ancora straziata dal dolore. Nel corso delle indagini la Procura di Ferrara aveva disposto diversi accertamenti tecnici, tra i quali anche una consulenza cinematica per la ricostruzione della dinamica dell’incidente.

Garbellini era originario di Mezzogoro, ma da qualche anno si era trasferito nel capoluogo per lavorare come geologo. Era rimasto molto attaccato al suo paese d’origine e giocava nel ruolo di terzino con la Nus Codigorese. Il giorno dei suoi funerali la sindaca Alice Zanardì proclamò il lutto cittadino, tale fu l’impatto della sua tragica morte sulla comunità. Una mancanza della quale in questi anni vi sono state più testimonianze importanti e toccanti. La prima appena quattro mesi dopo la tragedia, quando venne celebrato il suo compleanno con una festa organizzata dalla squadra di calcio e, per l’occasione, con l’inaugurazione di un imponente murale dedicato proprio a Garbellini, realizzato da Massimo Zerbini sulla facciata principale degli spogliatoi dello stadio comunale. Una festa ripetuta anche quest’anno, il 30 maggio, con filmati e foto ricordo. Alla fine di novembre del 2023, quasi a un anno di distanza dalla tragedia, un’altra occasione di ricordo, ad Ambrogio di Copparo, in occasione della sfida di Seconda categoria tra la Codigorese e la squadra locale Amici di Stefano, con una doppia coreografia dedicata a giovani scomparsi, fatta di fumogeni, fuochi, striscioni e gigantografie, una delle quali in omaggio proprio al 27enne, un giovane apprezzato da tutti e da tutti ricordato.