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Lido Estensi, minaccia il rivale con la mannaia: arresto convalidato

Alessandra Mura
Lido Estensi, minaccia il rivale con la mannaia: arresto convalidato

L’uomo si difende: «Ho agito per disperazione». Per lui obbligo di dimora e divieto di uscire la notte

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Lido Estensi Obbligo di dimora nel luogo di residenza e divieto di uscire nelle ore notturne, dalle 20 alle 7. Queste le misure cautelari disposte dal giudice nei confronti del 52enne comacchiese arrestato per tentato omicidio dai carabinieri della Compagnia di Comacchio, mentre cercava di entrare nell’abitazione di un pregiudicato con una mannaia. Il giudice ha convalidato l’arresto contestandogli le minacce aggravate, il porto abusivo di arma e la tentata violazione di domicilio. Nel corso dell’udienza, assistito dall’avvocato Bernardo Gentile l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, ha fornito la sua versione dei fatti sostenendo di avere agito per disperazione, esasperato da una serie di minacce e intimidazioni che aveva subito (e denunciato) e che il suo voleva essere un gesto dimostrativo, senza reale intenzione di nuocere.

Di certo voleva apparire molto convincente perché quando la notte del 24 settembre si era presentato furibondo a casa del rivale aveva con sé non solo la mannaia che brandiva minacciosamente, ma anche un bisturi e una bottiglia di acido muriatico nascosti sotto gli indumenti. Così equipaggiato era andato davanti alla casa di un pregiudicato per minacciarlo di morte. A bloccarlo, mentre tentava di scavalcare il cancello dell’abitazione, erano intervenuti i carabinieri della stazione di Lido Estensi, del Radiomobile e della stazione di Porto Garibaldi, avvertiti dalla sorella del 52enne, alla quale l’uomo aveva confidato le sue intenzioni bellicose.

I carabinieri sono così riusciti a fermarlo prima che la situazione potesse degenerare, sequestrando la mannaia, il bisturi e la bottiglietta di acido muriatico con cui avrebbe potuto sfregiare il rivale. L’uomo poi aveva accusato un malore ed era stato portato all’ospedale del Delta per accertamenti, per essere infine dimesso.

Sui motivi che hanno indotto il 52enne a compiere quella spedizione punitivi sono in corso indagini da parte dei carabinieri; da tempo tra i due i rapporti erano molto tesi, al punto che l’arrestato aveva già presentato denunce segnalando minacce e intimidazioni. Le stesse che, ha spiegato ieri al giudice, lo avrebbero spinto a passare ai fatti e a minacciare il rivale con una mannaia e portando con sé anche un bisturi e l’acido muriatico. Dopo l’arresto l’uomo era stato messo ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida di ieri, al termine della quale il giudice ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di dimora con divieto di uscire nelle ore notturne.  l