Argenta, causa lo scontro e fugge
«Quell’auto mi è piombata addosso, poi è sparita nel nulla». Trovato sul luogo dell’incidente lo specchietto del mezzo pirata
Argenta «Ho visto quell’auto arrivare, ho cercato di evitarla ma non ci sono riuscito. Mi ha centrato su lato sinistro e non si è fermato. Se qualcuno ha visto, si rivolga ai carabinieri». È l’appello di automobilista lombardo che sabato si trovava ad Argenta ed ha vissuto momento di paura. «Alle 20.15 stavo percorrendo con la mia auto, una Skoda Ottavia la via Giacomo Matteotti in direzione centro Argenta quando, all’altezza della semicurva che precede la via Nugaroni, un’auto di piccola cilindrata dal colore chiaro, ha invaso la mia corsia di marcia. Con me c’era anche mia moglie», racconta l’uomo. «Io ho reagito immediatamente spostandomi il più possibile a destra verso il guardrail ma l’impatto è stato inevitabile». La parte anteriore sinistra del mezzo ha praticamente «speronato la mia auto dalla parte anteriore sinistra (sopra la ruota) fino alla parte posteriore sinistra compreso la rottura del cerchio e la foratura della gomma. Praticamente tutta la fiancata sinistra». Dopodiché, «visto che il mezzo non si era fermato, ho proceduto in retromarcia per appurare se non fosse finito contro gli alberi, spaventato ma invece nulla: la persona alla guida era fuggita, senza nemmeno provare a capire se qualcuno si era fatto male o cosa fosse successo».
A quel punto, «ho proceduto fino all’incontro con via Nugaroni per mettere in sicurezza il mio mezzo e fuori dalla carreggiata e quindi ho chiamato i carabinieri e posizionato il triangolo di soccorso prima della semicurva». Nel frattempo «ho raccolto i resti del mio specchietto retrovisore sinistro che era in mezzo alla strada e ho appurato che gli specchietti erano in realtà due: il mio ed il suo». Da qui si potrebbe partire per rintracciare il mezzo della persona che si è data alla fuga. «All’arrivo della volante dei carabinieri, proveniente da Portomaggiore, ho raccontato l’accaduto e fatto vedere i resti rinvenuti». Le indagini sono partite e si potrebbe risalire alla persona che ha causato l’incidente.