Ferrara, premiati poliziotto e operatore sanitario che hanno salvato la donna sul tetto dell’ospedale di Cona
L’agente Francesco Paolo Criscio e Giacomo Di Renzo hanno ricevuto l’encomio. Il prefetto Marchesiello: «Un atto dovuto, siamo tutti riconoscenti per questo gesto spontaneo»
«L’encomio è un atto dovuto: siamo tutti riconoscenti per questo gest
o spontaneo dell’agente e dell’operatore sanitario che gli ha dato soccorso» dichiara Marchesiello. In Prefettura sono stati premiati il poliziotto e l’infermiere che il 19 settembre scorso hanno salvato una donna che stava per compiere il gesto estremo: la ragazza si era aggrappata al cornicione del tetto dell’ospedale Sant’Anna di Cona, quando è stata soccorsa in extremis. Freddezza e lucidità, da parte dell’agente scelto Francesco Paolo Criscio e dell’operatore sociosanitario Giacomo Di Renzo, che sono state premiate a palazzo Giulio d’Este dal prefetto Massimo Marchesiello e dal questore Salvatore Calabrese.
«Ringrazio Giacomo – afferma l’agente Criscio – per avermi aiutato perché sono stato lì almeno cinque, sei minuti e iniziavo a far fatica». E poi il racconto di quel pomeriggio del 19 settembre: «Il personale infermieristico mi ha segnalato la presenza di una donna sulla scala di emergenza che porta al tetto e io sono andato su per verificare che fosse tutto regolare. Salito la prima parte del tetto, ho percorso la scala di emergenza, mi sono arrampicato e ho visto che c’era la ragazza appesa nel vuoto che si teneva al cornicione con le mani. L’ho afferrata dalle braccia e siamo stati lì un po’ finché non è arrivato Giacomo. Insieme l’abbiamo tirata su e poi accompagnata in pronto soccorso. Quando si è resa conto mi ha chiesto un abbraccio – ammette lui – e io gliel’ho dato più che volentieri: così abbiamo scaricato entrambi la pressione».
«Compresa la situazione ho allertato immediatamente tutti i colleghi e dottori – fa sapere Giacomo Di Renzo –.Insieme ad un altro dottore siamo corsi a dare una mano all’agente Francesco. Salite le scale, il tempo di arrivare di corsa e abbiamo tratto in salvo insieme la ragazza». «Spero solo riesca a trovare la sua serenità e basta: questo posso augurarle» conclude il poliziotto.