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Il caso

Ferrara, casa occupata in via Ristori. Lei è incinta, saranno trasferiti

Annarita Bova
Ferrara, casa occupata in via Ristori. Lei è incinta, saranno trasferiti

L’allarme dato dai residenti: sono abusivi. Trovata una soluzione, resta il reato

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Ferrara I residenti in via Adelaide Ristori al Barco possono tirare un sospiro di sollievo: la famiglia che ha occupato abusivamente l’appartamento di un piccola villetta a schiera sarà trasferita altrove. I servizi sociali del Comune, le forze dell’ordine e tutti gli enti coinvolti a diversi livelli, si sono subito mossi dopo la segnalazione di alcuni cittadini che hanno letteralmente visto le diverse fasi di quella è poi effettivamente risultata un’occupazione della casa senza alcun titolo.

L’abitazione è disabitata da diversi anni. Inizialmente ci stava una coppia di anziani con il figlio che però alla morte dei genitori ha preso altre strade. A quanto pare gli abusivi conoscevano la situazione dell’immobile, forse per sentito dire o forse perché lo avevano tenuto sotto controllo per qualche tempo. Fatto sta che martedì si sono presentati in tre, due uomini e una donna incinta ormai quasi alla fine della gravidanza. La signora ha fatto da palo e gli altri due hanno forzato una delle finestre, arrivando poi ad aprire tranquillamente la porta d’ingresso. Ovviamente le utenze non sono attive e quindi in casa non c’è acqua, luce e gas. Una situazione quella degli occupanti, oltre che irregolare e in alcun modo giustificabile, anche decisamente pericolosa per la donna e il bambino che ha in grembo. Tanto i carabinieri quanto i servizi sociali si sono subito attivati e già nella serata di mercoledì era stata trovata una sistemazione per la ragazza. Ma lei non ha voluto muoversi da sola, chiedendo di aiutare anche il marito. Va specificato che si tratta di due cittadini stranieri regolari sul territorio, che hanno dunque i documenti a posto ed è anche per questo motivo che la macchina degli aiuti si è messa in moto.

L’episodio del Barco racconta di situazioni difficili e di disagio. Da una parte c’è il diritto che in alcun modo può e deve essere violato della proprietà privata: occupare una casa è reato. Quindi esiste l’oggettiva preoccupazione dei residenti, che si trovano con persone sconosciute come vicini di casa che forzano porte ed entrano dalle finestre, profili certo non rassicuranti. E infine ci sono situazioni di profondo disagio che vanno valutate attentamente dai servizi sociali e dalle forze dell’ordine, per capire in che direzione ci si può muovere.