Cento, Michela guida la Merighi srl: «I miei vent’anni di conquiste»
Il racconto dell’amministratrice dell’azienda edile
Cento Non è una consuetudine, tutt’altro, vedere una donna nelle vesti di titolare di un’azienda, in particolare in un settore come quello dell’edilizia che da tradizione è di pertinenza per gli uomini. Ma Michela Merighi in un certo senso era una predestinata. Il padre Agostino, molto noto fra gli appassionati delle tradizioni contadine e meccaniche del territorio, aveva un’impresa di movimento terra nella quale Michela, in procinto di completare gli studi di ragioneria, si occupava dell’amministrazione. Al momento di andare in pensione il fratello Andrea è succeduto al padre, mentre Michela nel 2004, insieme alla famiglia, ha creato a Cento, in via Modena 67/A, la “Merighi srl”, una rivendita di materiali edili nella quale ha assunto la carica di amministratore unico, con la tenacia e caparbietà di chi sa il fatto suo avendo maturato tanta esperienza in questo ambito lavorativo.
«La sede, per motivi di praticità è attigua all’azienda di mio fratello, in quanto si tratta della suddivisione in due parti diverse di quella fondata da mio padre. Tutto ciò mi ha agevolato parecchio in quanto a conoscenza di questo settore, e poi chiaramente ci ho messo del mio», spiega Michela. Poi la decisione di ampliare l’offerta per la clientela con l’esposizione e l’organizzazione di una vasta gamma di nuovi prodotti. E qui l’intuito femminile ha giocato un ruolo importante: «Mi riferisco – sottolinea Michela – alla parte che ho riservato agli arredi da giardino con una cura particolare per materiali e prodotti di qualità suggerendo ai nostri clienti soluzioni originali e innovative».
Sono trascorsi vent’anni dalla nascita della Merighi srl, una sfida vinta facendo venir meno i pregiudizi sulle donne ai vertici in ambito lavorativo. «Qualche volta agli inizi è capitato di dover superare la diffidenza nei miei confronti da parte di persone che faticavano a relazionarsi con la sottoscritta, in quanto mancava loro l’abitudine a discutere di caratteristiche di materiali e questioni tecniche con una donna titolare di un’azienda edile», dice ancora Michela. Ora non più, anche perché al suo fianco, continua ad avere validi collaboratori. «Fra l’ufficio e il magazzino siamo in sei, in quanto nella mia impresa edile ho cinque dipendenti, quattro uomini e una donna. Ma quando ho aperto l’azienda, fin da subito ho potuto contare su due impiegati esperti come Ubaldo e Mirco. Preziosi collaboratori scelti in condivisione con i miei familiari che già erano a conoscenza delle loro capacità».
Una sfida vinta, quella di Michela Merighi, che però non nasconde le insidie. «Nell’arco di vent’anni ho potuto appurare che si è ampliata la fatica del rapporto con le persone, come credo in tanti altri settori. In particolare negli ultimi periodi con gli aumenti spaventosi dei costi di costruzione. Un lievitare dei costi che poi, terminati gli effetti delle agevolazioni fiscali, non sono calati».