Ferrara, a Internazionale le strade di Zerocalcare e Rohrwacher
Il fumettista e la regista si sono confrontati davanti a un Teatro Comunale gremito
Ferrara “Strade” è il titolo dell’incontro che si è svolto oggi (6 ottobre) al Teatro Comunale d Ferrara e che ha visto protagonisti sul palcoscenico la regista e sceneggiatrice Alice Rohrwacher e l’autore di fumetti Zerocalcare, moderati dalle domande e approfondimenti della giornalista Giulia Zoli della redazione di Internazionale. Ad aprire l’incontro i saluti e ringraziamenti del presidente del settimanale Giovanni De Mauro: “Per noi della redazione, questi 3 giorni di Festival a Ferrara sono un’occasione di bilancio di quello che è stato l’anno trascorso e siamo orgogliosi di poter continuare anche quest’anno a farlo in questa magnifica città che ci ospita”. L’incontro, ad ingresso gratuito con tagliando, ha portato centinaia di visitatori a mettersi in coda davanti alla biglietteria di piazza Trento Trieste già dalle 6 di questa mattina. Diverse le persone attrezzate con alcuni comfort per superare il freddo e le ore d’attesa: dalle bevande calde agli sgabelli portatili. Fitta ma ordinata la coda che si è creata nel momento dell’ingresso al teatro, dove i fan della regista e del disegnatore si sono ritrovati lungo Corso Martiri della libertà in attesa di vedere i due artisti sul palco.
“Strade” ha ripercorso le scelte passate dei due speaker, a partire dai percorsi di vita e lavorativi intrapresi da giovani, fino ad analizzare i nuovi progetti e passando per i sentieri che stanno affrontando al momento. “Faccio una vita discontinua - ha raccontato Alice Rohrwacher - un po’ perché vivo in campagna e un po’ per lavoro. Ho iniziato questo esperimento, per me molto difficile, di una nuova rubrica, in cui parlo anche di me. Tutti abbiamo pregiudizi, che guidano il nostro sguardo, però l’importante è guardarsi guardare”. Tra le domande proposte dalla giornalista, anche una riflessione sui mondi dei due protagonisti. “Da un parte - ha rivelato Zerocalcare - mi dicono che faccio sempre la stessa cosa e dall’altra c’è la comprensione di rimanere sempre fedeli a sé stessi. Mi faccio veramente tante domande su ciò che faccio e su chi ho davanti. Dato che non ho tanto tempo per sperimentare cose nuove, perché per i ritmi di consegne che ho deve essere tutto buono alla prima, cerco di fare cose che hanno un 50% di comfort e un 50% di roba nuova”.