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Il locale in piazza

Ferrara, la storica pasticceria Leon D’Oro cerca eredi. I titolari prossimi alla pensione

Corrado Magnoni
Ferrara, la storica pasticceria Leon D’Oro cerca eredi. I titolari prossimi alla pensione

Si attende un’offerta seria, anche il ristorante è incluso. Un'avvantura iniziata cinquant'anni fa dalla famiglia Paganelli

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Ferrara Il Leon D’Oro si prepara alla pensione, ma non prima di avere sondato bene le prospettive per il futuro di un’attività che va avanti sotto l’egida della famiglia Paganelli dal 1972.

Secondo forti indiscrezioni, l’idea sarebbe quella di andare in pensione in tempi brevi, i fratelli Paganelli che hanno ereditato azienda e passione dal padre venuto a mancare nel 2016, starebbero vagliando questa opzione. Sito nel palazzo municipale, da oltre 50 anni si può fare colazione fin dopo le luci dell’alba all’ombra della cattedrale, o come qualche ferrarese dice da “piazza Leon D’Oro”, a dimostrazione che un’attività se ben radicata nel territorio e ben gestita può addirittura soverchiare la tradizione quasi millenaria della cattedrale.

Iniziò tutto con Valter Paganelli che si trasferì in piazza cattedrale da Bida dove faceva il pasticciere e si porta dietro come collaborate anche Gabriele Forlani, allora ragazzino, che ancora oggi passa per un saluto ai suoi “familiari” acquisiti. Una vita di dedizione e passione che come detto inizia all’alba e prosegue sino a tarda sera, in un luogo come quello del bar e ristorante Leon D’Oro dove si possono tranquillamente trovare i titolari con i loro familiari e l’immancabile mamma.

Ma pare proprio che ora sia giunto il tempo di voltare pagina, le famose indiscrezioni di cui si parlavano sono più di semplici voci. Certo, non ci sarà fuori scritto il cartello “Vendesi”, ma quel che pare certo e che se qualcuno si presentasse con un’offerta seria, la famiglia sarebbe pronta a valutarla. In questi casi è anche plausibile che prima del passaggio di consegne a esterni venga fatta una valutazione interna visto che si parla di circa 35, 40 famiglie che lavorano all’interno tra cucina e tavoli.

La notizia, se confermata nei prossimi giorni, parla di una cessione in blocco anche dell’adiacente ristorante aperto proprio in epoca covid a rilanciare quando altri lasciavano.

È proprio il caso di dire, una famiglia unita dalla tenacia, dalla dedizione e dalla passione per il proprio lavoro pronta a lasciare, si ma dopo aver lasciato il segno nella vita cittadina.

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