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L’emergenza

A Ferrara quartieri invasi dai ratti: «Andiamo in cantina con i guanti»

Gioele Caccia
A Ferrara quartieri invasi dai ratti: «Andiamo in cantina con i guanti»

Protestano i residenti attorno a via Recchi. Cusinato (Pd): «Rischio sanitario»

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Ferrara «In cortile giriamo con i guanti. I topi entrano e vanno dappertutto, qua attorno qualcuno se li è trovati anche sul balcone. Qui abitano dei bambini, qualche tempo fa uno ha visto un topo morto e l’ha scambiato per un peluche. È una situazione che non si può più sostenere», protesta una residente che abita nel quartiere che si espande attorno a via Recchi e via Cicognara. Da tempo, in questo settore della città, viene segnalato con una certa continuità il problema dei rifiuti abbandonati.

«Attraggono i topi ma chi viene nottetempo a scaricare i sacchi del pattume vicino alle isole ecologiche, che poi vengono aperti da merli e piccioni mettendo a disposizione dei ratti il contenuto, non se ne cura. Purtroppo nonostante le ripetute segnalazioni e proteste la situazione non è cambiata, anche se Hera ha predisposto un servizio di raccolta che rimuove quotidianamente tutto quanto viene lasciato qui e nelle strade attorno», raccontano gli abitanti del quartiere. Il punto è che oltre alla spazzatura sparpagliata, anche se solo per alcune ore al giorno (che d’estate diventano anni...), hanno iniziato a veder comparire sotto casa con sempre maggiore frequenza un’altra presenza indesiderata: ratti, topi di fogna. Scorrazzano nelle strade, in particolare dopo il tramonto, si infilano nei cortili, raggiungono i garage e gli scantinati delle abitazioni. Da lì qualcuno tenta poi la scalata verso gli appartamenti alla ricerca di altro cibo, e magari ci riesce. Un fatto già segnalato dai residenti di via Trotti Mosti e che sta diventando “cronico” anche in altre strade confinanti o vicine.

La conferma che non si tratta solo di episodi isolati arriva dalle esche che le ditte specializzate hanno posato nei pressi delle abitazioni della zona, ma non solo lì. «Ne vedo ormai dappertutto - racconta una lettrice – in via Barlaam, vicino alla stazione ferroviaria, in corso Giovecca, in via Fratelli Aventi e sono solo quelle che ricordo in questo momento. Altri cittadini segnalano esche o trappole per topi in zona Caldirolo-piazzale San Giovanni, in via Frutteti e nelle strade attorno, in generale nella zona Est. «Mio figlio – racconta una residente nei pressi di via Recchi – ne vede spesso la sera gironzolare nei pressi della nostra casa quando viene a farmi visita, un ratto si è fermato proprio davanti all’ingresso del condominio, se la porta fosse stata aperta sarebbe entrato. Credo che chi ha il compito di tutelare la salute pubblica, come l’Asl ma anche il Comune, dovrebbe farsi carico di questa che ormai sta diventando un’emergenza. Un mio vicino ha trovato un ratto morto nel suo garage, uno l’hanno visto entrare nel mio box». Il 30 settembre scorso, per la presenza segnalata attorno alla zona di via Frutteti, era intervenuto in Consiglio comunale Elia Cusinato, del Pd. «Sono giunte numerose segnalazioni per la presenza di ratti, che con l’approssimarsi della stagione autunnale proliferano in modo esponenziale», aveva scritto in una mozione individuando alcune cause in «fattori esogeni particolarmente favorevoli per la proliferazione delle specie» e nella «presenza di rifiuti organici in prossimità dei cassonetti a isola. L’area di sgambamento cani tra via della Siepe e via dei Cedri, specie quando l’erba è alta, funge da grande incubatore». Cusinato, nel documento, segnalava «un considerevole rischio igienico-sanitario conseguente alla presenza di ratti che si spingono in giardini privati e financo in garage o abitazioni. I roditori in oggetto sono vettori di gravi malattie come ad esempio leptospirosi, salmonellosi, tifo murino e toxoplasmosi».