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Copparo, caso Berco: si lavora ad un tavolo di crisi nazionale per affrontare gli esuberi

Copparo, caso Berco: si lavora ad un tavolo di crisi nazionale per affrontare gli esuberi

Consiglio straordinario ieri sera: politici ferraresi contrari alla volontà aziendale di 550 esuberi. Il senatore Balboni: “Ho informato il ministro Urso della drammatica situazione, l’attenzione del Governo è massima”

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Politici ferraresi schierati al completo ieri sera, lunedì 14 ottobre, al Consiglio comunale di Copparo, convocato in seduta straordinaria per affrontare il tema della crisi Berco, dopo l’annuncio dei vertici aziendali di 550 esuberi, 480 per lo stabilimento copparese (quello principale in Italia di Thyssenkrupp) e altri 70 a Castelfranco Veneto. Rappresentati tutti i principali partiti con i maggiori esponenti a livello principale, oltre a giunta e consiglio copparesi al gran completo.

In apertura ha preso la parola il primo cittadino copparese Fabrizio Pagnoni, il quale si è però limitato a presentare l’ordine del giorno del Consiglio prima di dare la parola ai sindacalisti presenti. L’ordine del giorno è il seguente: “Si impegnano il sindaco e la giunta a supportare con ogni azione utile le lavoratrici e i lavoratori di Berco e le loro organizzazioni sindacali impegnate nell’attuale vertenza. L’amministrazione copparese trasmette il presente atto a tutti gli enti coinvolti e al Ministero e auspica che nelle more della vertenza vengano utilizzati tutti gli ammortizzatori sociali possibili, oltre a riservarsi di intervenire ulteriormente in relazione alla vertenza e ai suoi eventuali sviluppi. Il Consiglio esprime vicinanza e solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori e totale contrarietà alla volontà espressa dal management della Berco, nonché la volontà di dare urgenza ai propri lavori”. Prima hanno parlato i sindacalisti Igor Bergamini (Cgil Fiom), Roberto Girotto (Cisl Fim) e Antonio Barile (Uil Uilm), poi parola al sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon, all’assessore regionale Paolo Calvano (Pd), al senatore Alberto Balboni (FdI) e a seguire tutti gli altri politici presenti.

Proprio il senatore Balboni già all’inizio della scorsa settimana aveva dichiarato: «Ho informato personalmente il ministro Adolfo Urso della drammatica situazione che si profilava per i dipendenti Berco, preannunciandogli che certamente sarebbe stato necessario l’intervento del governo e la convocazione del tavolo di crisi nazionale. Ho quindi sentito nuovamente il ministro Urso, il quale mi ha fra l’altro informato di essere stato chiamato anche dall’assessore regionale Colla. Il ministro mi ha ribadito che l’attenzione del governo è massima e di essere pronto a convocare il tavolo di crisi nazionale non appena arriverà la richiesta formale». Ha poi proseguito il senatore: «Urso ha in programma una riunione con i tecnici del ministero per una analisi approfondita della situazione e per individuare quali misure sia necessario porre in atto per indurre la proprietà a recedere dalla procedura preannunciata».