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Svolta nelle indagini

Morti sospette all’ospedale di Argenta, i familiari: «Vogliamo la verità»

Davide Bonesi
Morti sospette all’ospedale di Argenta, i familiari: «Vogliamo la verità»

Infermiere indagato per omicidio. Si sospetta che il sanitario abbia somministrato un farmaco pericoloso a due pazienti

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Argenta Procura e carabinieri indagano su due morti sospette presso il reparto lungodegenze dell’ospedale “Mazzolani Vandini”. Ieri mattina i militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Ferrara, coordinati dalla Procura della Repubblica di Ferrara, hanno fatto accesso ai locali del reparto “Lungodegenza post acuzie geriatrica riabilitativa” dell’ospedale di Argenta, dove nello scorso mese di settembre si erano verificati due decessi sospetti.

È questa la tanto inattesa quanto importante novità legata ai due funerali sospesi lo scorso 27 settembre ad Argenta, uno al mattino e uno al pomeriggio in duomo. E da quanto risulta per queste due morti (ma potrebbero essere di più) c’è un addetto dell’ospedale indagato per omicidio, per la precisione un infermiere che lavora per l’Azienda sanitaria ferrarese da alcuni anni. Al momento non arrivano altre informazioni da parte di Procura e militari, ma una ricostruzione della vicenda è possibile farla anche in considerazione del fatto che sempre nella giornata di ieri ai familiari dei due defunti è stato notificato l’atto, nel quale viene spiegato per filo e per segno il motivo del ritardo nel concedere il nullaosta per il funerale, per l’appunto le indagini a carico di un infermiere, al quale è stato assegnato al momento un avvocato d’ufficio. E sembra che a segnalare la cosa sia stata una collega dell’infermiere, la quale avrebbe notato all’ospedale un ammanco di un farmaco pericoloso, quello che si ipotizza possa avere provocato la morte dei due anziani argentani.

A questo punto si attendono giorni di “passione” per tutte le persone coinvolte, a partire dalle due autopsie, decisive per le indagini. Questa mattina in procura la sostituta procuratrice Barbara Cavallo conferirà gli incarichi per le consulenze medico legale e tossicologica. I professionisti scelti sono il medico legale Giambattista Golè dell’Istituto di medicina legale di Torino ed Enrico Gerace del Centro antidoping sempre di Torino. I risultati delle loro analisi saranno in tutta evidenza fondamentali per dare corpo all’ipotesi investigativa o, al contrario, escludere che vi siano stati errori o atti dolosi da parte del sanitario indagato.

Al momento siamo chiaramente sul piano delle ipotesi, ma nelle ultime settimane sono stati numerosi gli anziani morti nell’Argentano, ma di certo sarà impossibile collegarli ai due per i quali sono partite le indagini, visto che sono già stati cremati, rendendo impossibile l’autopsia. E, casualità, per il primo dei due anziani della vicenda deceduti la cerimonia funebre era in ritardo per questioni organizzative, altrimenti anche per questo sarebbe stato impossibile procedere.

LA STORIA

I due funerali furono sospesi venerdì 27 settembre, uno era previsto al mattino ed era stato fermato il giorno precedente. L’altro, previsto nel duomo di Argenta nel pomeriggio, è stato fermato quando ormai era tutto pronto per la cerimonia funebre, con parenti e amici che attendevano la salma in duomo. Il giorno successivo la notizia data dalla Nuova Ferrara scrivemmo che erano stati avviati degli accertamenti finalizzate proprio a chiarire se le morti dei due anziani fossero in qualche modo correlate. Per tale ragione, in attesa degli esiti degli esami autoptici le salme erano già state poste a disposizione dell’autorità giudiziaria e le esequie necessariamente rinviate. Nella giornata odierna il personale delle due agenzie di onoranze funebri argenta che dovranno poi organizzare i funerali hanno ricevuto l’incarico di prelevare i due corpi proprio in vista delle autopsie, oltre alla notifica di un provvedimento penale in corso.

Per il momento le indagini sono concentrate su queste due morti, avvenute entrambe nel reparto di Lungodegenza ad Argenta. La prima risale al 2 settembre, la seconda a tre settimane dopo. Inizialmente si era pensato fossero stati i familiari di uno dei due defunti a richiedere l’autopsia, invece sono stati loro i primi a essere sorpresi per il fermo imposto alle rispettive cerimonie di addio ai propri cari. Inoltre, per uno dei due defunti ci sono state complicazioni legate al Covid, quindi si era pensato ad accertamenti riconducibili a errori del personale sanitario, mentre ora la situazione è molto più grave e delicata.

IL RACCONTO

«Siamo arrabbiati e disperati, ora vogliamo sapere la verità». A parlarci è il familiare di uno dei due defunti, il quale ieri ha ricevuto gli atti delle indagini in corso, dopo settimane di silenzio. «Il nostro caro era in lungodegenza, qualche cosa di strano lo abbiamo notato subito, perché sul certificato di morte non c’era scritta alcuna motivazione, ma comunque non avevamo fatto denuncia. Ora, invece, avremo anche un nostro medico legale per l’autopsia, perché vogliamo sapere cosa è accaduto. Il nostro caro stava già bene, era guarito da una infezione quando è stato contagiato dal Covid ma non ci si spiegava questo peggioramento improvviso e poi morte, nonostante l’età avanzata. Inizialmente è stato facile pensare al Covid come causa, anche quando è stato bloccato il funerale, non pensavamo certo a una cosa del genere».

Per questo defunto il funerale è stato fermato la sera precedente la cerimonia, giovedì 26 settembre. La mattina dopo un altro familiare è stato convocato in Questura: «Ha spiegato - dice l’altro familiare - alcune cose successe nel reparto di Lungodegenza e anche una telefonata strana ricevuta da un numero di Argenta da una persona che si è detta esperta in malattie infettive, avvenuta la sera prima della morte. Dopo abbiamo saputo del secondo funerale bloccato in chiesa e abbiamo pensato ci fosse un collegamento con quanto accaduto a noi. In questi giorni abbiamo cercato di avere notizie, capire quando sarebbe stato effettuato il funerale, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta, fino a quando ci è stato notificato questo atto. Ripeto, siamo arrabbiati, vogliamo sapere cosa è successo».

Sempre parlando di questo defunto, il secondo a morire in ordine di tempo, va detto che questa situazione sta creando non pochi problemi anche al congiunto della vittima, a sua volta molto anziano e ovviamente sofferente per quanto sta avvenendo. Relativamente all’altro defunto, quello deceduto il 2 settembre con funerale fissato una prima volta il 5 settembre poi spostato al 27, va detto che non ha parenti stretti ad Argenta.