Tavolo in Regione per la Rexnord di Masi Torello: «L’azienda ritiri i licenziamenti»
Martedì 22 ottobre nuovo incontro. L’assessore Colla: «L’Emilia Romagna non discute con una pistola alla tempia»
Masi Torello «La Regione non discute con una pistola puntata alla tempia. Se lasciano una pistola alla tempia io sono con voi, la Regione è con voi, con le vostre organizzazioni sindacali e questa vicenda deve avere valenza nazionale». Sono le parole pronunciate da Vincenzo Colla, assessore al lavoro della Regione Emilia-Romagna, a margine dell’incontro con i rappresentanti della Regal Rexnord (ex Tollok) di Masi Torello. Questa mattina, 15 ottobre, dopo l’incontro della scorsa settimana nella sede di Confindustria a Ferrara si è tenuto l’incontro in Regione per discutere del futuro dello stabilimento produttivo di Masi Torello. In ballo 77 dipendenti che rischiano di essere licenziati entro fine anno. «Stiamo parlando di un gruppo – ha detto Colla – che ha trentaseimila dipendenti e che fattura quattro miliardi di euro. Stanno giocando sulla testa delle persone e per noi questo è inaccettabile».
L'ATTESA
Fuori dal palazzo della Regione i lavoratori e le lavoratrici di Masi in attesa degli aggiornamenti. Stefano Bondi (Fiom Cgil) ha detto: «L’azienda deve ritirare la procedura di licenziamento e poi discutere utilizzo degli ammortizzatori sociali conservativi». Per ora però tutto resta fermo com’è, ci sarà un nuovo incontro il 22 ottobre. I rappresentanti dell’azienda non avevano l’autonomia di prendere decisioni in questo senso senza prima confrontarsi con l’azienda per cui tutto è stato rimandato alla settimana prossima. «Abbiamo proposto all’azienda – ha detto il sindaco di Masi Torello, Samuele Neri – di revocare la procedura di licenziamento collettivo per cessata attività. Attivare gli ammortizzatori sociali sarebbe un primo passo per tamponare questa drammatica situazione». Ora si tratta di capire come arrivare al 22 ottobre: l’idea è quella di continuare con scioperi e presidi, magari non in maniera continuativa ma comunque la protesta sarà portata avanti.