Vertenza aperta via Pec a Masi Torello: ecco la verità degli americani
L’azienda ha spiegato la sua posizione dopo l’incontro di martedì in Regione. Nuovo confronto il 22 ottobre
Masi Torello Dopo l’incontro di martedì 15 ottobre in Regione a Bologna, incontro interlocutorio al quale ne seguirà un terzo (il primo fu alla Confindustria di Ferrara) il 22 ottobre, l’azienda ha diramato una nota relativa alla situazione Rexnord Tollok. Il 7 ottobre con una Pec l’azienda ha annunciato la delocalizzazione dell’impianto e il licenziamento di tutti i dipendenti (77). Da allora si sono susseguiti presidi e giornate di sciopero.
“Il management di Rexnord Tollok rende noto di aver preso parte – nella giornata di ieri – all’incontro con i rappresentanti delle Istituzioni e delle organizzazioni sindacali a seguito della difficile decisione di cessare le attività dello stabilimento di Masi Torello, come comunicato con l’azionamento della procedura nel pieno rispetto delle norme che regolano la materia secondo il diritto italiano”, si legge nella nota.
Poi continua: “Nel corso dell’incontro, la società ha colto nuovamente l’occasione per ribadire le motivazioni che l’hanno costretta ad aprire la procedura tecnica prevista dalla legge, con la contestuale disponibilità ad avviare il dialogo congiunto con le oo.ss. volto alla definizione di un Piano Sociale per i dipendenti coinvolti, evidenziando che al momento non è stato effettuato alcun licenziamento e che non è stata indicata alcuna tempistica relativa alla cessazione delle attività. L’azienda, inoltre, sottolinea che tale decisione non avrà alcun impatto sulle altre entità del gruppo presenti in Italia”.
LA SITUAZIONE
Il comunicato diramato dall’azienda prosegue: “Il comparto delle fabbricazioni dei giunti ad attrito sta attraversando importanti cambiamenti strutturali nel corso degli ultimi anni, con l’irreversibile riduzione del mercato della generazione “eolica” a causa dello spostamento dei produttori – tra cui la maggior parte dei clienti di Rexnord Tollok – verso l’India e la Cina. Ciò ha avuto un impatto significativo sullo stabilimento di Masi Torello, che dal 2019 ha visto calare il proprio fatturato di oltre il 65%. Per rispondere a questo scenario, Rexnord Tollok deve razionalizzare il proprio assetto industriale e allineare la propria capacità produttiva alle richieste del mercato – avvicinando maggiormente le proprie produzioni ai clienti – in modo da mantenere un posizionamento competitivo nel medio-lungo periodo e continuare a fornire prodotti e servizi di alta qualità. La società ha dato immediata disponibilità ad avviare la discussione con le parti sociali per identificare le migliori soluzioni volte a ridurre il più possibile l'impatto sociale di questa decisione".
Appuntamento dunque al 22 ottobre.